Nuoro. Nasce la filiera del bovino di razza bruno-sarda: qualità tutelata e prezzo minimo garantito agli allevatori

Francesco Pirisi

Nuoro. Nasce la filiera del bovino di razza bruno-sarda: qualità tutelata e prezzo minimo garantito agli allevatori

di Francesco Pirisi
lunedì 03 Febbraio 2025 - 17:11
Nuoro. Nasce la filiera del bovino di razza bruno-sarda: qualità tutelata e prezzo minimo garantito agli allevatori

L'incontro di Coldiretti sulla razza bovina bruno - sarda

NUORO – Parte nell’isola la filiera per la promozione della razza di bovini bruno-sarda, un percorso che va dall’allevamento sino alla vendita, garantendo ai produttori un prezzo minimo sul mercato. A oggi sono 80 le adesioni già pervenute, ma le porte però sono aperte a tutti coloro che ne vorranno far parte.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Nuoro dai dirigenti della Coldiretti regionale e provinciale. L’associazione di categoria è tra i promotori del programma, insieme all’AARSardegna (l’Associazione degli allevatori della Regione Sardegna) e all’azienda di macellazione Forma, di Macomer. Il percorso. Gli attori dell’intesa provvederanno all’acquisizione dai soci dei capi bovini, non appena essi saranno svezzati, a fronte del pagamento di un prezzo, che è quello delle tabelle settimanali pubblicate in Sardegna. Gli allevatori dovranno garantire che si tratti di animali iscritti nel libro genealogico della razza bruno-sarda e il cui allevamento sia avvenuto senza l’uso di antibiotici, sin dalla nascita.

L'incontro di Coldiretti sulla razza bovina sardo - bruna

L’incontro di Coldiretti sulla razza bovina sardo – bruna

Notizie e regole illustrate al gruppo di produttori presenti questa mattina nell’auditorium della biblioteca “Satta”. Le prime sono arrivate dal presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu: «Partiamo con questo intervento a vantaggio della valorizzazione del comparto. E nello stesso tempo – ha proseguito – inizieremo a lavorare per ottenere anche per la bruno-sarda il marchio IGP. Non ci deve scoraggiare il basso numero di partenza delle adesioni – ha proseguito – pensando al fatto che nel principio anche per l’agnello eravamo appena 900 produttori e poi siamo cresciuti sino a 5mila». Sull’importanza della filiera per il settore zootecnico si è soffermato il presidente di AARSardegna, Luciano Useli: «Nel comparto, come regione, abbiamo le carte in regola per differenziarci nel mercato. Le nostre carni – ha rimarcato il dirigente AARSardegna – sono vincenti per caratteristiche organolettiche, metodo di allevamento e salubrità». Qualità e valori che ogni allevatore avrà il compito di garantire, per poter stare dentro la filiera, un aspetto questo sul quale ha puntato il suo intervento Francesco Forma: «L’allevatore deve sentirsi impegnato in questo processo produttivo. Il percorso, inoltre, non si ferma al momento della vendita del capo di bestiame ma va avanti sino al momento in cui la carne finisce sulla tavola del consumatore, che dovrà essere soddisfatto del prodotto». Il direttore provinciale Alessandro Serra (intervenuto con il presidente Leonardo Salis) ha informato che la Coldiretti gestirà con propri uomini gli aspetti burocratici del progetto.

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