Uccise l’anziana madre con un’accetta: condannato a 18 anni a Nuoro

Salvatore

Uccise l’anziana madre con un’accetta: condannato a 18 anni a Nuoro

lunedì 06 Maggio 2024 - 16:36
Uccise l’anziana madre con un’accetta: condannato a 18 anni a Nuoro

Nuoro, uno scorcio del Tribunale in via Leonardo Da Vinci (foto S.Novellu)

Diciotto anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici. È la sentenza pronunciata oggi dalla Corte d’assise di Nuoro nei confronti di Salvatore Franceschi, muratore di 59 anni, di Oliena, reo confesso dell’omicidio della madre Luigina Fois di 88 anni. L’uomo aveva colpito l’anziana madre con un’accetta nella loro casa a Oliena il 7 novembre 2022, lesioni che due mesi dopo causarono la morte della donna. Una condanna più lieve rispetto ai 21 anni sollecitati dal pm Riccardo Belfiori al termine della sua requisitoria. La Corte ha riconosciuto a Franceschi le attenuanti generiche prevalenti sulle aggravanti contestate, diminuendo la pena di tre anni.

Alla pronuncia della sentenza, l’imputato, detenuto nel carcere di Badu ‘e Carros, non era in aula. Hanno ascoltato il verdetto in silenzio le sorelle dell’uomo, che non si sono costituite parte civile nel processo contro il fratello. Subito dopo l’aggressione, Franceschi aveva chiamato il 118 e raccontato agli investigatori che le ferite sulla nuca la madre se le era procurate nel corso di un incidente domestico. Versione che non aveva convinto gli investigatori della Squadra Mobile di Nuoro, che attraverso testimonianze e perizie raccolte, avevano scoperto invece che si era trattato di un’aggressione con un’accetta. La donna finì prima in Rianimazione a Nuoro poi in una Rsa di Padru per la riabilitazione, dove morì il 2 gennaio 2023. Due settimane dopo i fatti l’uomo, preso dai rimorsi di coscienza, aveva confessato la verità davanti al magistrato.

L’avvocato difensore, Pasqualino Moi, aveva sollecitato la riqualificazione del reato da omicidio volontario a omicidio preterintenzionale, il riconoscimento delle attenuanti generiche e una pena contenuta nel minimo previsto. Il legale attende di leggere le motivazioni della sentenza per capire se ricorrere o meno in appello.

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