Caos in casa Psd’AZ: Solinas e Moro riconfermati ai vertici, Chessa e Maieli si autosospendono

Sonia

Caos in casa Psd’AZ: Solinas e Moro riconfermati ai vertici, Chessa e Maieli si autosospendono

lunedì 22 Aprile 2024 - 11:20
Caos in casa Psd’AZ: Solinas e Moro riconfermati ai vertici,  Chessa e Maieli si autosospendono

Caos in casa Psd’Az durante il congresso che si è svolto nel fine settimana ad Arborea. Nel rinnovo delle cariche sono emerse le tensioni interne che da tempo agitano le acque sardiste. Se, infatti, il Partito sardo d’Azione conferma  Christian Solinas, ex presidente della Regione, come segretario e Antonio Moro, ex assessore dei Trasporti nella sua giunta come  presidente.  Piero Maieli e l’ex assessore al Turismo Gianni Chessa entrambi consiglieri regionali eletti nelle liste dei Quattro Mori, si sono autosospesi: il motivo è legato in particolare all’elezione di Moro come presidente. Un terremoto in casa sardista che arriva quando si stanno discutendo le alleanze per le comunali a Cagliari, Sassari e Alghero. I due appoggiavano per la presidenza, in alternativa a Moro, Quirico Sanna, vice segretario uscente del partito ed ex assessore della giunta Solinas:  «Sin dall’inizio dei lavori congressuali, insieme a molti altri tesserati, abbiamo mostrato numerose perplessità circa la riconferma della classe dirigente del partito – scrivono Maieli e Chessa – Classe dirigente cieca, poco democratica e priva di responsabilità politica». E ancora:  «Un congresso che lascia l’amaro in bocca, composto da una classe dirigente che non ha fatto tesoro dalla recente sconfitta elettorale, non ha preso coscienza dell’attuale contesto politico e non si è domandato il perché molti dei suoi tesserati hanno lasciato il partito», scrivono. Il tentativo di blitz per l’elezione di Sanna, però, non è riuscito. Candidatura contestata dai vertici del partito per le modalità con cui è stata presentata: «Nei congressi si presentano le tesi e ci si iscrive a parlare nei tempi e nei modi previsti – ha ribattuto Moro con un comunicato successivo – qui i sardisti sono tutti uguali. Chessa e Maieli invece hanno mostrato la pretesa feudale di potersi fare le regole a loro piacimento in quanto consiglieri regionali, come se avessero diritti da piedistallo». Per Moro, invece, «nella due giorni di lavori appena conclusi, il Psd’Az ha dato prova di maturità e consapevolezza, sottraendo la scelta della linea politica e della propria dirigenza dalle indebite pressioni, dai condizionamenti e dalle inutili forzature, tentate dai due consiglieri regionali che sembrano soltanto volere le mani libere per gestire a proprio piacimento alleanze e potere».

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