A Nuoro la Giornata nazionale per la donazione degli organi. La Sardegna tra le regioni virtuose

Francesco Pirisi

A Nuoro la Giornata nazionale per la donazione degli organi. La Sardegna tra le regioni virtuose

lunedì 15 Aprile 2024 - 17:31
A Nuoro la Giornata nazionale per la donazione degli organi. La Sardegna tra le regioni virtuose

L'associazione trapiantati Sardegna Odv

NUORO – In Italia nel 2023 ci sono state 2042 donazioni di organi e tessuti, che hanno consentito 4462 trapianti per quanto rimangano in attesa di trapianto circa 8mila pazienti.

La Sardegna è tra le regioni virtuose, i suoi abitanti per il 77 per cento rispondono “sì” sul consenso alla donazione degli organi, mentre tra i comuni medi (dai 30mila a 100mila abitanti) Nuoro è la seconda città a livello nazionale, dopo la pugliese Corato, sempre per il consenso alla donazione, numeri emersi domenica durante la giornata nazionale per la donazione di organi, che ha vissuto a Nuoro l’incontro regionale. A organizzarlo l’omonima associazione, presieduta dal nuorese, Graziano Verachi.

In piazza “Satta” molti dei 300 soci del sodalizio, arrivati anche da altre città dell’isola; tra loro i pazienti trapiantati, i loro familiari, e diversi volontari. «Abbiamo distribuito il materiale informativo sulla donazione – spiega Verachi – perché chiaramente è importante spiegare alle persone l’importanza di questo atto di solidarietà umana». Tra le notizie fornite ai presenti anche quelle sul funzionamento del sistema complessivo. Esiste una banca dati nazionale, che raccoglie e incrocia sia i nomi dei potenziali donatori, sia quelli dei malati in attesa di un trapianto di organi o di tessuti.

«Molte delle richieste – spiega Sergio Zara, uno dei soci, anch’egli nuorese – sono per il trapianto del fegato e dei reni, e poi di cuore e pancreas». Ogni volta che si prospetta la possibilità di una donazione (in certi casi in seguito a incidenti mortali) la macchina del sistema informativo nazionale si mette in azione.

«C’è l’individuazione del possibile ricevente dell’organo o degli organi che vengono prelevati – ricorda il Verachi – sul quale i medici della rete dei trapianti eseguono i controlli della compatibilità genetica». Nella rete regionale anche il centro prelievi di Nuoro, guidato da Pietrina Ticca. Il fatto che ci sia ancora molta distanza tra i trapianti eseguiti e le richieste in lista s’attesa definisce il rilievo dell’opera di sensibilizzazione. «La facciamo nelle scuole – ricorda Verachi – perché è importante lavorare per la prospettiva. Con noi c’è sempre il medico – aggiunge il presidente dell’associazione – che spiega ai ragazzi la donazione e il trapianto dal punto di vista sanitario».

L’altro momento in cui il sodalizio parla del tema è quello delle inaugurazioni delle “pietre del donatore”, per ricordare chi è stato protagonista del gesto di generosità, in vita o nel momento del decesso». Monumenti già inaugurati a Gavoi, Sarule, Orani, Tortolì, Oliena, Galtellì, Dorgali. Il prossimo sarà a Orosei. Da parte dell’associazione non manca neppure un appello alla Regione: «Vanno implementati i fondi al centro regionale dei trapianti – rimarcano Verachi e Zara – in modo da potersi dotare di una sede funzionale e potenziare tutta l’attività, con un numero maggiore di medici e infermieri».

Francesco Pirisi

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