Pediatra a distanza nel distretto di Sorgono. Scoppia la polemica:  ‘è spot elettorale’

Sonia

Pediatra a distanza nel distretto di Sorgono. Scoppia la polemica:  ‘è spot elettorale’

giovedì 15 Febbraio 2024 - 14:41
Pediatra a  distanza nel distretto di Sorgono. Scoppia la polemica:  ‘è spot elettorale’

Lotta per il diritto alla salute a Sorgono (foto Salvatore Novellu)

È polemica sulla pediatra a distanza nel distretto di  Sorgono a seguito della nota stampa della ASL di Nuoro che annuncia di aver risolto il problema del servizio pediatrico.  Nel Distretto Sanitario di Sorgono arriva un pediatra che opera nel Marghine, ma la soluzione trovata dalla Asl di Nuoro non piace al sindaco di Atzara e presidente della Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai, Alessandro Corona che la definisce “quasi uno spot elettorale, visti i tempi, più che una soluzione reale ai problemi concreti del territorio”.  «Costringere mamme e bambini a spostarsi fino a Silanus e Bolotana per le visite pediatriche non piace alle famiglie e agli amministratori del Distretto Sanitario di Sorgono – osserva – La soluzione proposta non solo non risolve il problema ma lo aggrava sia a causa delle distanze che della tipologia di strade che dovrebbero percorrere mamme e bambini del Gennargentu e del Mandrolisai per una visita pediatrica». «Non si comprende quali siano le ragioni di questa scelta – prosegue Corona – fermo restando il fatto che, se un medico percepisce agevolazioni per il servizio nelle zone disagiate sarebbe opportuno che questo servizio fosse realmente erogato in prossimità. Mi chiedo se qualcuno comprende il disagio che una mamma di Gadoni, di Meana Sardo o di qualunque centro del territorio dovrà sopportare per una visita. Tutto questo è inconcepibile. Chiediamo con forza – conclude Corona – che le nostre famiglie e i nostri bambini siano messi nelle condizioni di essere nel medesimo stato di diritto degli altri territori». Insorge anche l’associazione “Allerta Barbagia” con una lettera inviata al ministro della Sanità e all’assessore regionale alla Sanità Carlo Doria.  “Stiamo parlando di bambini da 0 a 6 anni che dovrebbero “emigrare” su strade dissestate e ghiacciate per essere curati, con tutti i rischi, pericoli e spese che questo comporta. Non dimentichiamo che per ogni paziente viene pagata una quota per l’assistenza a lui prestata, quale servizio si potrebbe avere avendo un pediatra a Km di distanza?A quali costi? Siamo scandalizzati e inorriditi da quella che a “qualcuno” sembra una soluzione se pensiamo che queste soluzioni vengono da manager pagati fior di quattrini per trovarle. Forse lavorano troppo e sono stanchi? Pensiamo sia più semplice cambiare una direzione Asl che portare bambini e malati in lunghi viaggi della speranza. Ringraziamo la Pediatra per la disponibilità, ma il nostro pensiero e che i bambini debbano essere curati in loco e che debba essere il Medico a venire da loro e non viceversa”.

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