Dopo 40 anni la peste suina è stata eradicata in Sardegna: via le restrizioni dalla maggior parte dei comuni – VIDEO

Sonia

Dopo 40 anni la peste suina è stata eradicata in Sardegna: via le restrizioni dalla maggior parte dei comuni – VIDEO

mercoledì 25 Ottobre 2023 - 12:32
Dopo 40 anni la peste suina è stata eradicata in Sardegna: via le restrizioni dalla maggior parte dei comuni – VIDEO

La conferenza sulla peste suina

La Commissione europea ha riconosciuto ufficialmente l’eradicazione della peste suina africana dal selvatico su tutto il territorio sardo. lo hanno annunciato in una conferenza stampa il presidente della Regione Christian Solinas, insieme con l’assessore della Sanità Carlo Doria e il direttore generale dell’unità di progetto per l’eradicazione dalla Psa Giovanni Filippini, che lo hanno definito un “risultato storico dopo 40 anni di lotta”.

LA RIDEFINIZIONE DELLE ZONE SARDE. La proposta è stata votata venerdì scorso all’unanimità dai rappresentanti degli stati membri dell’Unione europea e la decisione sarà pubblicata ufficialmente nelle prossime ore. Un verdetto che ridefinisce in modo significativo la geografia delle prescrizioni ancora in vigore nell’Isola, fino a oggi caratterizzata da tre zone, oltre a una zona ‘libera’ da restrizioni estesa già a maggio al 62% dei Comuni della Sardegna. La decisione di Bruxelles cancella infatti la ‘zona 2’ (del selvatico) e restringe la ‘zona 1’ (la cosiddetta zona cuscinetto, ora ridotta a 35 Comuni) al solo perimetro attorno alla ‘zona 3’ (zona in fase di regolarizzazione sul piano dei suini non censiti), che rimane invariata per dodici Comuni della Sardegna centro-orientale e a cui si aggiunge una zona di restrizioni, in vigore fino al 22 dicembre, sui territori interessati dal recente focolaio ‘di importazione’ del genotipo 2 in un allevamento a Dorgali, prontamente gestito dall’Unità di progetto.

La mappa aggiornata delle aree libere o interessate dalla peste suina

In 330 comuni sardi (oltre l’85% del territorio)  non sarà più necessario il ricorso alle deroghe per la movimentazione degli animali, delle carni o per la caccia. «Sulla base di tutti i dati di sorveglianza e monitoraggio forniti dalla Regione», ha precisato Filippini. «L’Unione Europea ha deliberato la cessazione dell’emergenza anche per il cinghiale. In più ha annunciato entro il 2024 “l’eradicazione totale”».

«Oggi abbiamo la stragrande parte della Sardegna libera di poter produrre ed esportare le proprie produzioni sia di carni vive, che macellate, lavorate o trasformate», ha specificato Solinas.  «Attualmente rimangono le restrizioni sui 12 comuni, tra Barbagia e Ogliastra, in zona ‘rossa’ (zona 3)  «non tanto per la presenza della peste suina, ma di pascoli bradi in cui entrò i prossimi 5 mesi si devono completare le registrazioni e i controlli», ha specificato Filippini.

«Ora dobbiamo difenderci dalle carni che arrivano da fuori Sardegna – dice Solinas – Per la prima volta dopo anni abbiamo il problema inverso: per questo nella variazione di bilancio prevediamo 2,5 milioni di euro per il 2023 e 2 milioni dal 2025»

«La gestione della malattia nell’isola – spiega l‘assessore Doria – è sensibilmente migliorata, sia in termini epidemiologici, con la notifica di un numero di focolai di malattia in continuo decremento, sia in termini di risoluzione di molte criticità organizzative che avevano ostacolato o rallentato l’eradicazione della malattia. Negli ultimi tre anni sono stati compiuti notevoli passi in avanti che hanno permesso alla Sardegna di ottenere formalmente il riconoscimento del suo percorso di eradicazione. Un percorso che lo scorso dicembre ha portato alla fine di un lungo embargo e che a maggio ha visto ulteriormente aumentare il numero dei territori nella zona ‘libera’. Il risultato odierno è frutto di un impegno che non si è mai interrotto e che proseguirà fino alla completa alla rimozione delle ultime restrizioni e anche oltre, per garantire la sicurezza di un settore, quello suinicolo, che in Sardegna può esprimere un grande potenziale. A questo fine, per garantire il potenziamento dei servizi veterinari in risposta alle azioni previste nel piano di mitigazione del rischio PSA genotipo 2 abbiamo previsto uno stanziamento nella prossima variazione di bilancio di 2.437.000 euro per il 2023 e 2024 e 1.950.00 per il 2025»

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