Personalismi e contrasti: Nuoro ostaggio di un governo “fantasma”

Sonia

Personalismi e contrasti: Nuoro ostaggio di un governo “fantasma”

martedì 17 Ottobre 2023 - 11:07
Personalismi e contrasti: Nuoro ostaggio di un governo “fantasma”

Consiglio Comunale di Nuoro (foto S.Novellu)

Di Sonia Meloni

Politica: dal greco antico politikḗ (“che attiene alla pόlis”, la città-stato), con sottinteso téchnē (“arte” o “tecnica”); per estensione: “arte che attiene alla città-stato”, talvolta parafrasato in “tecnica di governo (della società)”.

Il significato etimologico di questa parola a Nuoro ormai è stato definitivamente cancellato dal  consiglio comunale di ieri mattina dove oltre a essere saltata la seduta sono volate parole pesanti ta i consiglieri in un clima ad alta tensione. L’effetto è che personalismi e contrasti hanno cancellato il buon governo inteso come confronto civile e democratico tra una Maggioranza (fantasma) e un’ Opposizione (che stenta a farsi ascoltare dagli attuali amministratori) . Ormai la prassi politica dei consiglieri  è quella di offendersi all’interno dei consigli comunali  oppure chi diserta le sedute  comunali commenta in modo sarcastico sui social ciò che invece dovrebbe seguire concretamente semplicemente per rispetto di chi lo ha votato.

In merito al consiglio comunale di ieri l’Opposizione e Maggioranza esprimono attraverso comunicati stampa le loro riflessioni e perplessità probabilmente dopo che la ragione ha preso nuovamente il sopravvento rispetto ai sentimenti di rabbia e impulsività avuti durante il dibattito consiliare.

L’Inter -gruppo composto da Italia In comune (Gianni Dettori),  Ripensiamo Nuoro (Emilio Zola) e Un’Altra Sardegna e un’altra Nuoro (Narciso Guria) scrivono: ” I gruppi consiliari “Andrea Soddu sindaco” e il “gruppo misto” hanno dato prova di analfabetismo istituzionale e politico, nonché di disprezzo dei veri problemi della città. Il capogruppo Calia ha cercato maldestramente di impedire, per l’ennesima volta, di discutere la mozione sulla emergenza abitativa e il punto all’ordine del giorno sulla riqualificazione del galoppatoio di Prato Sardo, volendo solamente discutere la delibera di adesione del Comune di Nuoro al Distretto Rurale. Tema di rilievo elettorale, evidentemente caro al sindaco Soddu.  Un primo cittadino chiuso in un imbarazzato ed eloquente silenzio durante i lavori, il quale è oramai, assieme al suo gruppo consiliare travestito da comitato elettorale, in cerca di poltrone in regione. Non ci Sarebbe nulla di male se non fosse che sta trascurando gli ultimi e i sofferenti della città. Sarebbe questo il profilo cattolico democratico autoassegnatosi dal sindaco? Sarebbe questa la cifra di chi si propone di rappresentare le difficoltà e i disagi delle zone interne?”.

Il consigliere Francesco Guccini invece denuncia l’inconsistenza politica della Maggioranza  e  “il totale disinteresse per le tematiche che da anni attendono risposte “.

« Il siparietto offerto oggi dalla maggioranza ha certificato una volta di più, l’insussistenza di un progetto politico, di un disegno, di una tensione verso la città. A poco serve lanciare proclami se poi, quando si devono fare i conti, si preferisce fuggire. Io, e l’opposizione, siamo rimasti in aula attendendo che finalmente potesse cominciare una discussione che poi è tramontata sotto i colpi di una Maggioranza che, dove non arriva con gli argomenti, prova ad arrivare con i numeri. Là, in quella fredda logica, l’amministrazione Soddu ancora vivacchia ma, sugli argomenti, esce a testa bassa e, purtroppo, di questo ne fa le spese la città».

«Non una bella figura quella fatta oggi dalla maggioranza in consiglio comunale a Nuoro. Non solo da mesi mancano le commissioni consiliari ma addirittura, quando viene convocata l’assemblea cittadina, non si riesce ad approvare nemmeno uno dei punti iscritti all’ordine del giorno, come avvenuto purtroppo oggi.» dice Pierluigi Saiu assessore regionale ai Lavori Pubblici ma qua nella veste di consigliere comunale: « Una volta esaurita l’unica interrogazione in programma, è arrivata dai banchi della Maggioranza la richiesta di rimandare in coda alla seduta le proposte delle Opposizioni, anticipando altri punti. Una cosa la cui opportunità solleva forti dubbi, in primo luogo perché i due punti rinviati sono di grande rilevanza e, soprattutto, per il fatto che nessuno ha garantito che si sarebbero poi discussi.  Hanno votato contro la prosecuzione a oltranza dei lavori, impedendo quindi di andare avanti e rendendo la seduta di oggi inutile, visto che non è stato votato nulla. La nostra città, purtroppo, assiste a conflitti tra ex-alleati diventati nemici e alla confusione che regna in una  Maggioranza non più tale, frammentata e divisa. Vogliamo che il Consiglio comunale riprenda a funzionare e che si occupi dei problemi di Nuoro».

Dulcis in fundo il gruppo del Sindaco evidenzia che: «Durante la seduta del consiglio comunale si è consumato un fatto gravissimo per la dignità del consiglio comunale. Dopo la trattazione del primo punto, il consigliere Marcello Calia del gruppo di Maggioranza “Andrea Soddu sindaco” ha chiesto, come facoltà di ogni consigliere, che venisse messa in votazione l’inversione dei punti all’ordine del giorno, iniziando con la discussione di tre delibere: una relativa all’adesione del Comune al distretto rurale del Nuorese e le altre concernenti due variazioni di bilancio. Niente di stravolgente, accade praticamente in ogni seduta, sia da parte della Maggioranza che dell’Opposizione. Però  presidente del consiglio Sebastian Cocco ha ben pensato di non mettere in votazione la richiesta, così come un’altra analoga avanzata dal consigliere Fabrizio Melis. Se si fosse proceduto seguendo le regole, si sarebbero discussi i punti in questione e a seguire gli altri all’ordine del giorno. Da parte nostra abbiamo anche garantito che se non si fosse fatto in tempo, saremmo stati disponibili a trattarli in un altro consiglio da convocarsi a stretto giro. Invece, il presidente ha consentito che in aula si accendesse un’inutile discussione che è proseguita fino alle 14 con il risultato di aver mandato all’aria l’intera seduta. Si è trattato di un gesto grave, che lede le prerogative dei consiglieri e la dignità del consiglio comunale come istituzione. Per rispetto della città e del consiglio intero ne chiediamo le dimissioni Da parte nostra, ribadiamo la volontà di volere discutere tutti i punti programmati. A differenza di molti componenti dell’Opposizione che spesso e volentieri risultano assenti o escono dall’aula al momento della discussione, noi non ci siamo mai sottratti al confronto».

Al cittadino, ora, l’ardua sentenza, di giudicare la politica cittadina.

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