NUORO – «Pensare che si tratta di un’opera che dice tanto alla città dove l’ho realizzata è per me importante». Così il muralista napoletano Jorit, questa mattina a Nuoro, presentando il murale su Grazia Deledda, realizzato sulla parete della biblioteca “Satta”, opera conclusa ieri.

L’anno passato di Jorit, 32 anni originario di Quarto, comune vicino a Napoli, si era parlato per il murale su Dostoevskij, dopo che alcuni incontri sullo scrittore in programma all’università Bicocca da parte di Paolo Nori, erano stati bloccati, quasi una rappresaglia dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

Il muralista Jorit (foto Pirisi)

«Ho portato avanti quel tipo di protesta insieme ad alcun intellettuali italiani – ha spiegato Jorit oggi a Nuoro – perché la cultura va slegata rispetto alle vicende politiche, non certo perché in linea con Putin, una figura molto lontana da me, che sono un pacifista. Amo invece i rivoluzionari veri, quelli che combattono contro l’emarginazione e a favore dell’emancipazione dei popoli. Grazia Deledda ha mostrato questi segni – sono state ancora le parole di Jorit – ed è il motivo più importante per cui ho accolto con entusiasmo la proposta del comitato per le celebrazioni dei 150 dalla nascita della scrittrice, premio Nobel per la letteratura».

Jorit e Marcello Serra (foto Pirisi)

Un legame ideale, confermato dal presidente del comitato ministeriale, lo scrittore di Nuoro, Marcello Fois, collegato da Bologna con l’auditorium della biblioteca Satta: «La realizzazione del murale – ha ricordato – è stata una tra le iniziative a cui abbiamo pensato. Siamo stati entusiasti che Jorit abbia accettato e inserito Grazia Deledda nella galleria dei suoi personaggi» Graziella Monni, una delle sette donne del comitato, l’ha definita «un’opera che parla alle nuove generazioni, del presente e del futuro, con lo spirito rivoluzionario e anticonvenzionale della letterata nuorese». Opera il sindaco Andrea Soddu, presente con l’assessore della Cultura, Salvatore Picconi, ha definito  «creatrice di una letteratura per la Sardegna», prima inesistente.

Francesco Pirisi