Il canile di Nuoro, da ore nella bufera dopo un servizio andato in onda sulle Iene, il programma Mediaset, non è un lager.
Rispetto a quanto denunciato dal servizio realizzato dalle Iene lo scorso marzo ma andato in onda solo ieri 16 maggio 2023 (APPROFONDISCI), oggi abbiamo potuto constatare di persona che la situazione è decisamente diversa.
Il canile Croce Blu Corte di Nuoro (foto S.Novellu)
La denuncia del deputato leghista Filippo Maturi. Quando il deputato leghista Filippo Maturi, a giugno del 2022 (APPROFONDISCI), visitò a sorpresa la struttura che ospita circa un centinaio di cani, questa versava in pessime condizioni. «Nei prossimi giorni – disse il Leghista – procederò a denunciare questa situazione alla procura perché a mio avviso c’è vero e proprio maltrattamento degli animali. Poi sarà il giudice a decidere» aveva detto il deputato.
La vicenda giudiziaria. Dopo la segnalazione della vicenda anche da parte della ASL, il tribunale di Nuoro aveva posto sotto sequestro il canile ma poi non aveva mandato avanti la procedura e, neanche un mese dopo, aveva dissequestrato la struttura riaffidandola ai vecchi gestori.
Un frame del servizio delle Iene sul canile Croce Blu di Nuoro
Il canile oggi. Oggi, senza entrare nel merito delle accuse, avendo constatato la struttura di persona possiamo affermare di aver trovato i cani in buone condizioni e amorevolmente seguiti dalla volontaria Sabina Angius, animalista attiva e conosciuta nella realtà locale per essersi impegnata in prima persona per contrastare il fenomeno dell’abbandono e della sterilizzazione degli amici a quattro zampe. Sabina, che ci ha concesso una lunga intervista, ha ribadito più volte che «Dopo la andata in onda del servizio ho cercato di contattare le Iene per invitarli a venire a visitare la struttura, ma senza ricevere mai risposta».
Il proprietario del canile Pierpaolo Seddone (foto S.Novellu)
Pierpaolo Seddone, invece, proprietario della struttura, precisa che contrariamente a quanto mostrato dal servizio della nota trasmissione televisiva, le carte richieste erano state inviate al giornalista Filippo Roma via mail solo pochi giorni dopo, previo consulto giuridico.
La mail inviata a Filippo Roma delle Iene
Adesso la vicenda passerà in mano ai legali del titolare del canile che è pronto a fare battaglia e, in questo modo, ci auguriamo, sarà fatta chiarezza su ogni cosa.
LE IMMAGINI DEL CANILE
La Posizione del Comune. Anche il sindaco di Nuoro Andrea Soddu interviene in merito al servizio sul canile convenzionato con il Comune di Nuoro messo in onda ieri durante la trasmissione televisiva “Le iene”. «Ogni volta vedere le immagini di poveri animali che vivono in quelle condizioni, non può che far male al cuore e generare un sentimento di rabbia e tristezza. Che il canile privato convenzionato con il Comune presentasse delle gravi criticità lo sapevamo, tanto che da ottobre scorso i cani accalappiati nel territorio comunale non vengono più inviati in quella struttura, ma in quelle convenzionate di Fonni e Siniscola. A seguito di segnalazioni da parte della Asl, ente deputato ai controlli igienico-sanitari, per due volte (a giugno e novembre 2022) il Comune ha avviato la procedura di revoca della convenzione con la struttura di Nuoro, ma in entrambi i casi la proprietà, attraverso il proprio legale, ha presentato delle controdeduzioni in cui dimostrava l’adozione dei provvedimenti necessari per rimuovere le irregolarità strutturali segnalate. Essendo venuti a mancare i presupposti per procedere alla revoca, a quel punto il Comune non ha potuto fare altro che prenderne atto, se non si voleva incorrere in cause giudiziarie che inevitabilmente ci avrebbero visto soccombere. Ad ogni modo, se ci saranno ulteriori sviluppi saremo i primi a prendere i provvedimenti del caso. Da parte nostra stiamo cercando di bruciare le tappe per riqualificare e riaprire la struttura comunale di Pratosardo, così da non essere più costretti a rivolgerci in convenzione ai privati, sui quali, comunque, gli uffici comunali effettuano puntualmente i controlli che spettano all’ente, che per competenza non può entrare nel merito di tutte le possibili criticità. In attesa di avere la nostra struttura, l’unica cosa che possiamo fare, e che stiamo facendo, è quella di inviare i cani in altre più accoglienti»
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