dal nostro inviato Sonia Meloni

ROMA. Attraverso il progetto “Polis”, Poste Italiane si avvia alla digitalizzazione di una parte dei propri servizi. In questo modo, nei comuni con meno di 15mila abitanti, potranno essere richiesti allo sportello o mediante i totem e gli ATM, operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, certificati anagrafici e di stato civile, carta di identità elettronica, passaporto, codice fiscale dei neonati, certificati previdenziali e giudiziari, oltre a numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione. Polis contribuirà anche ad una maggiore efficienza energetica e darà slancio alla mobilità verde attraverso l’installazione di 5 mila colonnine di ricarica per i mezzi elettrici e di 1.000 impianti fotovoltaici. Si tratta di un progetto finanziato per 800 milioni dal PNRR e per circa 400 milioni dalle Poste Italiane

I sindaci di Fonni, Orani e Oliena a “Polis” (foto S.Meloni)

Alla cerimonia, tenutasi al centro congressi “la Nuvola” dell’EUR alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di quella del Consiglio Giorgia Meloni, oltre a 7mila primi cittadini, 220 dei quali provenienti dalla Sardegna.

I sindaci di Ovodda, Ottana, Sarule e Olzai all’evento Polis (foto S.Meloni)

Tra questi diversi sindaci del Nuorese i quali, pur accogliendo positivamente l’idea, hanno espresso qualche perplessità, soprattutto in merito alle connessioni internet lente e all’anzianità della popolazione, che in gran parte non ha dimestichezza con la tecnologia ed è ancorata al rituale del pagamento allo sportello di bollettini e pensioni. Auspicano, quindi, che questi gap vengano superati oltre che mediante l’implementazione della fibra veloce anche nelle aree non facilmente raggiungibili e con la presenza di personale esperto per instradare i meno avvezzi alla tecnologia.

Tra questi abbiamo intervistato i sindaci di Fonni, Orani, Oliena, Ovodda, Ottana, Sarule e Olzai:

L’INTERVISTA: