Oggi i 160 dipendenti della Coopservice del reparto pulizie e sanificazioni nei presidi sanitari della ASL di Nuoro, dopo tre mesi di incontri e trattative, hanno scioperato per migliori condizioni di lavoro. L’adesione è stata del 50 per cento dei dipendenti, tra personale fisso e a tempo determinato.

Lo sciopero degli operatori, che dall’ottobre del 2022 sono passati dalla società Ph Facility alla Coopservice – vincitrice dell’appalto per la sanificazione e pulizia degli ospedali San Francesco, Zonchello, San Camillo di Sorgono, i presidi sanitari di Macomer e Siniscola, il Poliambulatorio di Nuoro, gli uffici amministrativi dell’ASL e la sede di AREUS – è stato proclamato dalle segreterie del Filcams CGIL Nuoro Ogliastra e Fisascat CISL e arriva dopo lo stato di agitazione e una procedura di raffreddamento non andate a buon fine.

Tra le motivazioni della protesta: in primis l’aumento dei carichi di lavoro con orari che, in alcuni reparti, sono stati dimezzati, e questo anche durante i turni notturni. Una condizione che espone a rischi per la sicurezza, i compiti che prima erano delle OSS, che hanno frequentato corsi di formazione, quali la sanificazione, pulizia dei macchinari utilizzati per la dialisi e elettromedicali, sono svolti senza alcuna preparazione.

Nuoro. Lo sciopero degli operatori delle pulizie al San Francesco (foto F.Nieddu)

L’azienda ha accettato un capitolato dove ci sono molti più servizi rispetto a prima con lo stesso numero di lavoratori che spesso si occupano di mansioni per cui non hanno la formazione necessaria.

Le trattative con la Coopervice, condotte da Domenica Muravera segretaria generale della Cgil di Nuoro e da Giovanni Ganga segretario della Fisascat CISL, vanno avanti: “L’ultimo confronto con l’azienda la abbiamo avuto ieri, quando ci chiedevano di sospendere lo sciopero dopo che c’è stata un’apertura con il riconoscimento da parte loro di alcune delle criticità elencate – hanno spiegato i due sindacalisti. Le lavoratrici e i lavoratori però non ne hanno voluto sapere. Ora si tratta di sedersi attorno a un tavolo e dalla Coopeservice ci aspettiamo che si metta mano alle criticità per riequilibrare orari di lavoro, competenze turni e problemi sulla sicurezza”.

F.Nieddu