Casa protetta senza infermieri: Progetto per Nuoro incontra i familiari degli ospiti

Sonia

Casa protetta senza infermieri: Progetto per Nuoro incontra i familiari degli ospiti

mercoledì 10 Agosto 2022 - 09:50
Casa protetta senza infermieri: Progetto per Nuoro incontra i familiari degli ospiti

Una veduta della casa protetta di viale Trieste

Il 5 agosto nella sede di Piazza Sebastiano Satta, Progetto per Nuoro ha incontrato familiari e amministratori di sostegno degli ospiti della Casa Protetta di via Trieste. La discussione si è incentrata sull’annunciata sospensione del servizio infermieristico da parte dell’ASL (APPROFONDISCI)

Un incontro molto vivace e partecipato, nel corso del quale ci si è confrontati a tutto campo sulle condizioni della struttura, sulle qualità delle prestazioni e di vita degli ospiti, sulla organizzazione interna, sulle competenze che fanno capo ai tre soggetti attuatori Cooperativa Progetto Uomo, Comune e ASL.

La questione, approfondita dal consigliere del movimento Lisetta Bidoni con l’assessora Fausta Muroni e con la presidente di Progetto Uomo Rosaria Guiso, sì è configurata in questi termini:

L’assistenza infermieristica, di competenza dall’ASL, da sempre è stata garantita con erogazione del servizio in modo diretto attraverso la messa a disposizione, su due turni, di infermieri in concomitanza alla somministrazione delle terapie ( grosso modo: dalle 9 alle 12; dalle15.30 alle 19.30)

Circa 18 mesi fa, l’ASL aveva formalmente manifestato la volontà di erogare il servizio in modo indiretto, vale a dire, come opzione prevista dalla norma, versando alla Cooperativa Progetto Uomo un contributo di euro 10.40 al giorno per ospite, con la giustificazione che l’emergenza sanitaria non consentiva di assicurare il servizio infermieristico in modo diretto.

I tentativi avviati da Progetto Uomo per ricercare personale infermieristico sono andati a vuoto, parrebbe per mancanza di infermieri non occupati e la non disponibilità di quelli in servizio o in pensione di prestare attività di collaborazione privata. E di ciò il dr. Cannas è pienamente consapevole

Per 18 mesi il provvedimento è rimasto sospeso, ma alla fin di luglio/primi di agosto il dr. Cannas con nota scritta informava sia Comune sia Progetto Uomo che dal 15 agosto il servizio diretto sarebbe stato interrotto.

Il 4 agosto, a seguito di un incontro tra Amministrazione Comunale, Progetto Uomo e ASL, il termine è stato prorogato al 31 agosto 2022.

Pertanto, è evidente che la questione rimane sul tappeto in tutta la sua drammaticità che il passaggio dalla assistenza diretta a quella indiretta oggi non è praticabile, che non è assolutamente pensabile che l’ASL possa interrompere la prestazione scaricando il disservizio su 25 persone, legittimamente ospitate nella struttura con diritto all’assistenza infermieristica.

L’ASL è tenuta, dunque, ad erogare il servizio in modo diretto, garantendo assistenza e qualità. Ad oggi non si intravvedono altre soluzioni. Questa è la ferma posizione di Progetto per Nuoro e dei familiari e amministratori di sostegno degli ospiti della Casa Protetta che durante l’incontro hanno fornito quattro proposte  di particolare rilevanza

1) Risolvere l’annoso problema dell’assistenza infermieristica nelle Case Protette richiedendo alla Regione Sardegna che il servizio venga incardinato nel sistema sanitario con l’assunzione di personale infermieristico dedicato, garantendo la presenza per tutto l’arco delle 24 ore, cosi come avviene in tutti i reparti ospedalieri.

2) Costituzione del “Comitato amministratori di sostegno, familiari e ospiti della casa protetta di via Trieste di Nuoro”, che si doterà di propri organismi e di un regolamento, per promuovere un dialogo costruttivo e una collaborazione attiva con e tra Comitato, Cooperativa Progetto Uomo, Amministrazione Comunale e ASL

3) Avviare da subito incontri bilaterali e/o congiunti con ASL, Amministrazione Comunale e Progetto Uomo per un confronto ad ampio raggio sui punti di debolezza e di forza della struttura

4) Riconoscere la Casa Protetta di Via Trieste come parte importante del tessuto sociale ed economico di Nuoro, dove chiunque si trovi in condizione di non-autosufficienza possa fruire di adeguati interventi socio- assistenziali, sanitari e di socializzazione.

Adesso bisogna vedere se arriveranno celermente le risposte da parte degli organi interessati.

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