Natalità. Cala lentamente la popolazione nel Marghine-Planargia Montiferru

Sonia

Natalità. Cala lentamente la popolazione nel Marghine-Planargia Montiferru

sabato 06 Agosto 2022 - 18:26
Natalità. Cala lentamente la popolazione nel Marghine-Planargia Montiferru

Macomer, negozio chiusi al Corso (foto S.Novellu)

Si fa un gran parlare dello spopolamento della Sardegna, specialmente quella centrale, ed il conseguente effetto ciambella , ovvero l’aumento degli abitanti nelle zone costiere dell’isola. Ma è sempre così? Non dappertutto. Se prendiamo questa parte della Sardegna, considerando la regione costituita dal Marghine, Planargia , Montiferru occidentale , ovvero una zona con tre punte, Bolotana, Cuglieri e Bosa, vediamo che non è esattamente così. Il territorio, costituito da 21 centri, contava, all’inizio degli anni duemila, secondo dati elaborati del Servizio Civile del Centro di Sardegna Solidale di Macomer, 42865 abitanti. Nel 2022 la popolazione è scesa a 36014, con 6851abitanti in meno, pari a quasi a -16%. Il centro che ha perso il maggior numero di abitanti è Macomer. Nel 2001 aveva 11116 abitanti.

Nel 2022 9346, 1680 abitanti in meno, pari a -15,1%. Alla fine degli anni 90 aveva sfiorato i 12.000. Per il capoluogo del Marghine la debacle è stata certamente determinata dal crollo del tessuto industriale. Agli iniz,i tra industria tessile, birreria e grande distribuzione si arrivava a più di 1500 dipendenti. Ma risiedevano in città anche molti dipendenti da Ottana. Con una economia più definita sul turismo perde meno Bosa. Da 7927 abitanti nel 2001 si passa a 7455, con una perdita di 472 abitanti pari a quasi il -6%. Più severa è la perdita per il comune di Cuglieri che pure ha una economia basata su turismo e agricoltura. Dal 2001 al 2022 si è passati da 3116 abitanti a 2547. 659 abitanti in meno pari a – 21,1%. Con la speranza che il terribile incendio dell’anno scorso, che ha distrutto la quasi totalità degli oliveti, non aggravi la situazione. In tutti i centri è alto l’indice di invecchiamento della popolazione, ovvero il rapporto tra gli ultrasessantacinquenni e i giovani da zero a 16 anni. Si è anche drasticamente abbassato l’indice di natalità, ovvero il numero di nati in rapporto alle donne fertili. Tutti i paesi, della regione indicata, perdono lentamente abitanti. Eppure la zona , rispetto ad altre, è abbastanza fornita di servizi.

Pier Gavino Vacca

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi