Attacco hacker alla Regione Sardegna: “Migliaia di file personali finiscono sul dark web”

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Attacco hacker alla Regione Sardegna: “Migliaia di file personali finiscono sul dark web”

sabato 25 Giugno 2022 - 10:47
Attacco hacker alla Regione Sardegna: “Migliaia di file personali finiscono sul dark web”

Una schermata del sito istituzionale della Regione

Coinvolte anche direzioni di Enti locali e Protezione Civile.

Nuovo attacco informatico ai danni la Regione Sardegna. Nel sito istituzionale la stessa amministrazione fa riferimento alla “pubblicazione nel dark web di cartelle contenenti dati personali dei propri dipendenti e degli utenti di alcune direzioni generali“.

La Regione fa sapere di esserne al corrente dal 17 giugno e che “la documentazione illegittimamente divulgata potrebbe arrecare conseguenze ai diritti degli interessati coinvolti quali ad esempio l’usurpazione di identità, la perdita di controllo da parte degli interessati sui dati personali che li riguardano“. Coinvolte anche direzioni di Enti locali e Protezione Civile.

“Il dark web – comunica la Regione Sardegna agli interessati – è una rete che offre i contenuti attraverso un indirizzo nascosto che non permette di individuare facilmente il proprietario del sito, accessibile soltanto utilizzando uno strumento specifico, il browser Tor, progettato per assicurare l’anonimato sulle reti di computer”. Oggetto della divulgazione sono dati anagrafici (documenti di identità, curriculum vitae, numeri di cellulare), dati sanitari, informazioni sul proprio stato patrimoniale e finanziario. Tra i dati sottratti ci sarebbero anche Green pass. Complessivamente si tratta di migliaia di file pari a 155 giga. Sul dark web, si legge nel sito di Repubblica, sarebbero finiti anche verbali di verifiche e sopralluoghi relativi ad abusi edilizi con migliaia di foto allegate, cartelle esattoriali, informazioni sul demanio marittimo.

Da parte sua, per mitigare le conseguenze della divulgazione illegittima, la Regione consiglia a dipendenti e utenti coinvolti di fare particolare attenzione alla posta elettronica e ai messaggi istantanei (WhatsApp) che possono diventare veicolo di phishing a scopo fraudolento, e poi di aggiornare tutte le proprie password.

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