Omicidio Dina Dore: i beni restano a Francesco Rocca, rigettata l’istanza della madre e delle due sorelle

Sonia

Omicidio Dina Dore: i beni restano a Francesco Rocca, rigettata l’istanza della madre e delle due sorelle

martedì 17 Maggio 2022 - 17:09
Omicidio Dina Dore: i beni restano a Francesco Rocca, rigettata l’istanza della madre e delle due sorelle

Francesco Rocca durante il processo (foro S.Novellu)

Il giudice civile del tribunale di Nuoro Tiziana Longu  ha stabilito che  i beni intestati a Francesco Rocca – il dentista di Gavoi condannato in via definitiva all’ergastolo come mandante dell’omicidio della moglie Dina Dore avvenuto nel marzo 2008, – appartengono a lui e non sono il frutto di un patto fiduciario con la famiglia.

È stata rigettata  l’istanza avanzata dalle due sorelle e dalla madre di Rocca contro il congiunto, con l’obiettivo di spogliarlo dei beni di cui è ancora titolare.

Un’astuzia, secondo gli avvocati Massimo e Roberto Delogu che rappresentano la famiglia di Dina Dore, e le avvocate Annamaria Busia e Francesca Calabrò che tutelano gli interessi della figlia 13enne di Rocca, con cui si vorrebbe evitare di rendere i beni del dentista aggredibili dai Dore, beneficiari di una provvisionale dopo la condanna, e dalla stessa figlia minorenne, per il cui risarcimento sono in corso altre due cause civili.

«Siamo soddisfatti della sentenza – commenta l’avvocata Busia – La giudice ha deciso esattamente come speravamo e cioè ha stabilito che le questioni poste dalle sorelle e dalla mamma di Rocca erano assolutamente infondate e che il patrimonio intestato è interamente di Francesco”. Gli avvocati delle sorelle e della mamma del dentista, Giampaolo Mura e Giovanni Pinna Parpaglia, una volta lette le motivazioni della sentenza potrebbero ricorrere in appello . Francesco Rocca in questo procedimento era rappresentato dagli avvocati Angelo Manconi e Elisabetta Ena.

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