Liberu: “I rimborsi viaggio dell’assessore Spanu costano alle tasche dei nuoresi 1.170 euro al mese”

Sonia

Liberu: “I rimborsi viaggio dell’assessore Spanu costano alle tasche dei nuoresi 1.170 euro al mese”

giovedì 27 Gennaio 2022 - 17:32
Liberu: “I rimborsi viaggio dell’assessore Spanu costano alle tasche dei nuoresi 1.170 euro al mese”

L'assessore comunale Filippo Spanu

“I rimborsi viaggio dell’assessore comunale Filippo Spanu costano ai nuoresi una media di 1170 euro al mese”.  Lo denuncia la Sezione Paskedda Zau di Liberu.

Le trasferte dell’assessore, che arriva da Cagliari, in 14 mesi  hanno superato i 16mila euro: “gli assessori regionali, notoriamente pagati e rimborsati profumatamente, ricevono appena (si fa per dire) 650 euro di rimborso per i residenti oltre i 100 km, apparendo quasi dei maltrattati di fronte ai rimborsi dell’assessore Spanu” sottolineano i componenti di Liberu.

Liberu evince questi dati dalla pubblicazione sul sito del Comune di Nuoro della determina riguardante i rimborsi viaggio dovuti all’assessore alla Programmazione Spanu.  «Non mettiamo in discussione la professionalità dell’assessore, né la liceità dei rimborsi, ma crediamo che la vicenda suoni come paradossale e bizzarra nella situazione in cui versa la città. Siamo tutti a conoscenza dei problemi manifestati ripetutamente dall’amministrazione comunale riguardo debiti accumulati nel corso degli anni, che hanno gravato su tutta la città e sui servizi al cittadino. Oggi vediamo che, in una situazione che richiederebbe oculatezza nelle spese e grande attenzione agli sprechi, l’assessore Spanu oltre al suo regolare stipendio costa alle casse comunali – per i soli rimborsi viaggio – quasi quanto gli onorari di tutto il consiglio comunale fra sedute e commissioni».

«Forse sarebbe più opportuno considerare l’idea di affidare questo incarico a una fra le tantissime figure professionali che la città e il territorio ha. Offrire a qualche giovane nuorese l’opportunità di mettere a frutto la propria competenza anziché emigrare. E ci sarebbe, per giunta, qualche decina di migliaia di euro risparmiati nel corso della legislatura che anziché finire destinati al carburante (che l’inquinamento si combatte anche dalle piccole cose) potranno più proficuamente essere destinati a servizi negli asili, nelle scuole, nelle strade, nel decoro delle case popolari».

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