Nuoro. La protesta degli studenti del liceo Sebastiano Satta: “Siamo sotto dittatura”

Sonia

Nuoro. La protesta degli studenti del liceo Sebastiano Satta: “Siamo sotto dittatura”

martedì 30 Novembre 2021 - 15:13
Nuoro. La protesta degli studenti del liceo Sebastiano Satta: “Siamo sotto dittatura”

Studenti del liceo Sebastiano Satta in sciopero

Monta la protesta tra gli studenti del Liceo delle Scienze umane e Musicale Sebastiano Satta,. Ieri e oggi non sono entrati in aula per lanciare un messaggio chiaro alla dirigente dell’Istituto Carla Maria Marchetti: «Da sempre siamo costretti a troppe restrizioni e rigidità estrema, costrizioni ulteriormente esasperate dall’arrivo del Covid. La Preside non ci ascolta – dicono i rappresentanti d’istituto – se siamo arrivati a questo punto è perché con noi non ha mai cercato un confronto o un punto d’incontro».

La protesta degli studenti del liceo Sebastiano Satta

La protesta degli studenti del liceo Sebastiano Satta

Stando a quello che riferiscono gli allievi, nella scuola vigerebbe una vera e propria dittatura: durante le cinque ore si può andare in bagno solo una volta, se si va altre volte senza autorizzazione scatta l’ammonizione; dalla seconda ora in poi, ci si può recare ai distributori automatici per acquistare dell’acqua o un caffè ma accompagnati da un bidello e  solo dieci minuti prima del suono della campanella, se si sgarra anche qua scatta la nota. Per il Covid non si può fare la ricreazione ma le restrizioni sono ulteriormente esasperate dal fatto che non ci si può alzare per nessun motivo dal banco, la mascherina si può abbassare solo per consumare la merenda sempre entro i dieci minuti stabiliti. I dieci minuti concessi agli alunni come pausa alla fine di ogni lezione non sempre sono rispettati. Telefonini sequestrati a inizio lezione e non si possono usare nemmeno per le urgenze: «A Nuoro nella maggior parte degli istituti superiori, i cellulari devono essere tenuti spenti ma possono essere tenuti sopra il banco» precisano i rappresentanti degli studenti che aggiungono: «Restrizioni anche per come ci si presenta a scuola: se le unghie delle studentesse sono più lunghe del polpastrello allora scatta l’ammonizione e in proposito ci sono già stati dei casi».

«I diktat della Preside ormai sono diventati insostenibili e i 560 studenti del liceo, ormai, non sopportano più una situazione che deve essere mediata, anche nel rispetto dei diritti che giustamente l’età impone».

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