Oliena si mobilita: la situazione è ormai insostenibile, vogliamo i medici di base

Salvatore

Oliena si mobilita: la situazione è ormai insostenibile, vogliamo i medici di base

sabato 12 Giugno 2021 - 13:23
Oliena si mobilita: la situazione è ormai insostenibile, vogliamo i medici di base

A Oliena si discute della carenza di medici di base

OLIENA. Una grave carenza di personale medico sta interessando tutto il territorio nazionale e sta mettendo a rischio il diritto fondamentale alla salute garantito dalla Costituzione a tutti i cittadini. E in Sardegna la problematica si sta manifestando in tutta la sua gravità.

“A Oliena – scrive in una nota il comitato SOS: vogliamo i medici di base – per una popolazione di circa 7000 abitanti sono attualmente in servizio 2 medici di base (per un totale di circa 2604 assistiti). Il resto dei cittadini è privo di questa figura, fondamentale per ogni problematica di carattere sanitario; per le visite a domicilio e le prime diagnosi, per l’accesso a molti servizi socio-sanitari e, in questo periodo di pandemia, per la prima assistenza in caso di sintomatologia da Covid e per il piano vaccinale. Finora l’ATS ha fatto bandi per nominare sostituti provvisori, bandi che sono andati regolarmente deserti. In ogni caso, questa soluzione non garantirebbe la dovuta e necessaria continuità assistenziale”.

A Oliena si discute della carenza di medici di base

A Oliena si discute della carenza di medici di base

“Chiediamo – ribadisce pertanto il Comitato – una soluzione stabile e duratura, individuando e assegnando i medici di base necessari per far fronte alle esigenze dei cittadini del Comune di Oliena e degli altri territori che si trovano in questa situazione; la pubblicazione immediata del bando per la nomina dei titolari delle sedi vacanti a Oliena e negli altri comuni; l’Assessorato alla Sanità ha proceduto alla pubblicazione delle sedi vacanti nel 2018, ma crediamo che si debba procedere alla pubblicazione in una unica soluzione dei posti rimasti scoperti dal 2019 al 2021. E pensiamo che, vista la carenza di professionisti, la partecipazione alla selezione debba essere aperta a chiunque abbia i titoli, anche fuori dal territorio nazionale”.

“Sono urgenti politiche strategiche utili a risolvere il problema anche sul lungo periodo, come la ridiscussione del numero chiuso imposto per la facolta’ di Medicina o il meccanismo delle borse di studio che garantiscono la formazione. I pensionamenti previsti nei prossimi anni renderanno ancora piu’ grave le attuali carenze nel sistema sanitario locale in relazione alla medicina di base. La situazione è grave e non più possibile attendere. Necessita di soluzioni immediate, scelte forti e anche, se necessario, di modifiche normative. Chiediamo – conclude la nota – a chi ha il potere e il dovere di trovare soluzioni di dedicarsi con il massimo impegno a mettere in campo tutte le azioni necessarie per la risoluzione del problema e a restituire ai cittadini il fondamentale diritto ad una assistenza sanitaria efficace, gratuita e funzionale alle esigenze della popolazione”.

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