Fecero funzionare la colonia penale di Mamone per tre giorni, nel 2017, nonostante fosse isolata a causa di una tempesta di neve.

Per i 19 agenti della Polizia penitenziaria che riuscirono a far andare aventi la struttura, oggi a oltre tre anni di distanza, è arrivato l’encomio dalla Commissione nazionale ricompense.

«Ancora oggi – sottolinea Vincenzo Ena, delegato sindacale della Casa di reclusione di Mamone FNS-CISL – ritornano alla mente quei giorni che hanno visto il territorio dell’altopiano di Bitti, con epicentro la Casa di Reclusione di Mamone, tempestato da una tormenta di neve. L’ultima diramazione della colonia venne raggiunta, liberata, dopo una lunghissima ed interminabile settimana. L’azione coraggiosa della polizia penitenziaria in quei giorni fu sostenuta dal personale civile presente in istituto e dalle persone detenute».

«In quei giorni – ricorda Giovanni Villa, segretario regionale della FNS-CISL – la casa di reclusione, con una ventina di uomini e circa 150 detenuti, rimase isolata. Un’emergenza che richiese anche l’intervento del Prefetto e del sindaco di Bitti».