Temussi: “L’Hospice non doveva chiudere, medici e infermieri ci sono”

Sonia

Temussi: “L’Hospice non doveva chiudere, medici e infermieri ci sono”

lunedì 19 Aprile 2021 - 17:36
Temussi: “L’Hospice non doveva chiudere, medici e infermieri ci sono”

Flash Mob allo Zonchello per la chiusura dell'hospice (foto Cronache Nuoresi)

Sull’Hospice Temussi vuole vederci chiaro: «Ho chiesto una relazione dettagliata al primario della struttura, voglio capire come mai il reparto abbia chiuso pur essendoci 2 medici, 7 infermieri, 3 Oss e 2 psiconcologhe. Con questi numeri altre strutture sono operative. A Nuoro stanno arrivando 6 nuovi pneumologi alcuni dei quali andranno all’Hospice che deve immediatamente riaprire».

Così il commissario straordinario dell’Ats Massimo Temussi che che oggi a Nuoro insieme con l’assessore della Sanità Mario Nieddu, ha partecipato a un incontro tecnico con i vertici della Assl nuorese sui problemi legati alla carenza di personale e all’emergenza pandemia. Un incontro scaturito dopo il flash mob organizzato dagli amministratori locali e associazioni in difesa dell’Hopsice ma  anche di tutta la sanità nuorese.

Temussi poi ha risposto su altri problemi che attanagliano la sanità nuorese.  «L’ospedale da campo del San Francesco di Nuoro è operativo per le terapie monoclonali sui pazienti covid» ha detto al  il commissario sulla struttura che era stata nel piazzale del San Francesco nell’ottobre scorso per i pazienti covid, ma rimasta inutilizzata  per mesi a causa dei problemi tecnici e delle basse temperature.

L’ospedale da campo è stato riconvertito dall’Ats: «Stiamo trattando i pazienti con le terapie monoclonali e nei prossimi giorni intensificheremo le cure, visto che questa terapia sta dando ottimi risultati e può evitare molti ricoveri» ha detto Temussi.

Il commissario dell’Ats ha poi risposto anche ai problemi legati alla carenza di personale – al San Francesco dove mancano 130 medici, 22 primari e un centinaio di infermieri. ”

«Stiamo scorrendo le graduatorie per l’assunzione delle varie figure specialistiche che mancano – ha spiegato Temussi – ma tutto dipende dall’emergenza Covid: se da qui a due settimane i numeri calano, potremmo riprendere con il potenziamento dei reparti, se aumentano dovremmo riconvertire qualche altro reparto all’emergenza. Per quanto riguarda i primari stiamo programmando i bandi, ma è alle porte la Riforma, a luglio con i nuovi assetti aziendali si potrà decidere tutto».

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