Hospice. Prosegue la protesta di Liberu ma la Cherchi ribadisce: “i medici sono stati assegnati”

Sonia

Hospice. Prosegue la protesta di Liberu ma la Cherchi ribadisce: “i medici sono stati assegnati”

giovedì 15 Aprile 2021 - 18:07
Hospice. Prosegue la protesta di Liberu ma la Cherchi ribadisce: “i medici sono stati assegnati”

La protesta di Liberu

Tra ieri sera e stamattina  Liberu ha messo in atto una nuova azione dimostrativa per sostenere la lotta in difesa del Reparto Hospice di Nuoro.

Numerosi striscioni con la scritta “Riaprite l’Hospice” sono stati posizionati nei punti strategici della città, con l’obiettivo di fare pressione sulle autorità sanitarie e sensibilizzare la popolazione su un problema che è di tutti i cittadini.

«Il nostro blitz di domenica scorsa è servito per lanciare una pietra nello stagno, dal momento che la situazione, nonostante le denunce giunte da più parti, si stava lentamente avviando verso l’accettazione di una fatalistica e inesorabile chiusura» dice Pier Franco Devias l’esponente del movimento. Il commissario straordinario dell’ASLL ATS ribadisce che i medici sono stati assegnati non solo per l’Hospice ma anche per  altri reparti in grave sofferenza

«I medici sono stati assegnati (APPROFONDISCI) ma siccome stanno andando a firmare un contratto a tempo indeterminato ci vuole il tempo necessario per sbrigare tutte le carte burocratiche. Il problema non è solo l’Hospice ma in sofferenza c’è anche  il Pronto Soccorso e la Pneumologia dove ci sono tre medici per 20 ricoverati».

Dice la Cherchi e prosegue: «l’Hospice  nella massima capienza può ospitare 6 pazienti con l’assistenza di quattro medici (attualmente sono tre),  mentre i malati, adesso,  sono due  assistiti in modalità domiciliare.  Attualmente ci sono anche altri reparti con delle criticità importanti, come quello Covid, che non riusciamo ad aprire per carenza di personale oltre a quelli già citati».  «All’ospedale di Nuoro arriveranno sei medici  poi  stabiliremo come organizzarli più due medici per  la Radioterapia e altri due per  la Dermatologia.  Come azienda sanitaria locale stiamo facendo il massimo per soddisfare le tante esigenze ma ci sono degli aspetti burocratici che non dipendono da noi, bisogna avere fiducia perché abbiamo già ottenuto un traguardo importante con l’assegnazione di questo risorse».

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