Caso Patrick Zaki: confermati altri 45 giorni di carcere

Salvatore

Caso Patrick Zaki: confermati altri 45 giorni di carcere

martedì 02 Febbraio 2021 - 13:45
Caso Patrick Zaki: confermati altri 45 giorni di carcere

Lo studente Patrick Zaki

La custodia cautelare in carcere in Egitto di Patrick Zaki è stata prolungata di 45 giorni. Lo ha riferito una sua legale, Hoda Nasrallah, confermando indiscrezioni circolate ieri. È questo l’esito dell’ultima udienza, svoltasi ieri sulla custodia cautelare dello studente egiziano dell’Università di Bologna detenuto dal 7 febbraio dell’anno scorso con l’accusa di propaganda sovversiva.

Un’ulteriore proroga che, secondo Amnesty International, dimostra come in Egitto i diritti dell’indagato “valgano meno di zero”. Patrick passerà almeno un altro mese e mezzo nel complesso carcerario cairota di Tora. Gli attivisti del gruppo Facebook ‘Patrick Libero‘ scrivono di “sperare che queste notizie esasperanti non siano vere e che Patrick non resti più di un anno in detenzione”. Ma fonti giudiziarie ben informate sulle decisioni dei tribunali hanno confermato che per Patrick c’è stato un “rinnovo della detenzione preventiva di 45 giorni”. Questo perché la Procura generale ha confermato la volontà di applicare la draconiana legge egiziana che consente fino a due anni di custodia cautelare: “i motivi della sua incarcerazione permangono sempre” e “le indagini proseguono ancora”. Tutto ciò malgrado, come ha ricordato la Farnesina, grazie a un’iniziativa italiana il caso giudiziario di Patrick sia “l’unico che viene costantemente monitorato da un gruppo di Paesi stranieri” (oggi, oltre a un diplomatico italiano, erano presenti rappresentanti di Danimarca e Usa). Ancora negli ultimi giorni il ministero degli Esteri, attraverso l’ambasciata italiana al Cairo, ha continuato a “sensibilizzare” le autorità egiziane “al fine di favorire la pronta scarcerazione” dello studente 29enne.

Patrick Zaki libero

Patrick Zaki libero

«Siamo in una situazione paradossale in cui giudici, procuratori e altri esponenti della magistratura egiziana comunicano l’esito” dell’udienza “a tutti meno che all’avvocata – ha denunciato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. Questa vicenda, se confermata, dimostrerebbe ancora una volta che in Egitto le procedure, i diritti, il rispetto per la dignità dei detenuti valgono meno di zero. Se per Patrick si apre il secondo anno di detenzione illegale, arbitraria, senza processo, crudele, allora dobbiamo davvero raddoppiare le forze e prepararci per una campagna ancora più massiccia».

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi