Presidente e assessori regionali rinforzano il loro staff: circa mezzo milione di euro al mese

Sonia

Presidente e assessori regionali rinforzano il loro staff: circa mezzo milione di euro al mese

mercoledì 27 Gennaio 2021 - 21:21
Presidente e assessori regionali rinforzano il loro staff: circa mezzo milione di euro al mese

Il palazzo della Regione Sardegna (foto S.Novellu)

Oltre sei milioni di euro annui dal 2021 – circa mezzo milione di euro al mese – per le retribuzioni di 60 nuove unità aggiuntive di personale tra uffici della presidenza e degli assessorati regionali.

Nuovi consulenti, cerimoniere e per finire l’autista, percepiranno stipendi annuali che vanno da un minino di 60mila a un massimo di 100mila euro. 

La commissione Bilancio del Consiglio regionale ha dato parere positivo ai costi del disegno di legge 107 sulla riorganizzazione della presidenza della Giunta.

La riforma prevede l’istituzione di nuove figure, dirigenziali e non, e le risorse per le rispettive retribuzioni annue sono così ripartite: 733.400 euro per tre capi dipartimento, 285.600 euro per un segretario generale. Ancora, 2 milioni e 240.583 euro per le retribuzioni di 20 unità in più nell’ufficio di Gabinetto del presidente della Regione così divise: 402.849 euro per tre consulenti dell’ufficio dello staff, 805.699 euro per sei esperti dell’ufficio dello staff, 671.416 euro per i 5 componenti del comitato per la legislazione, 180mila euro per tre addetti di gabinetto, 120mila euro per due addetti al cerimoniale, 60.616 euro per un autista.

Per quanto riguarda gli uffici di gabinetto degli assessori, rispetto all’attuale composizione sono previste 41 unità aggiuntive di personale che producono un onere complessivo per retribuzioni pari a 2,8 milioni di euro così ripartiti: 671.416 per 5 consulenti e 2,1 milioni per 36 addetti di gabinetto. 

La relazione finanziaria è passata con i soli voti della Maggioranza. Ora la strada per l’approdo in Aula è spianata. C’è una frattura netta nel Centrodestra tra chi spinge per l’ingresso prima della 107, e chi invece non vuole ritardare ancora l’approvazione della riforma degli enti locali.

Una parte della Maggioranza, per lo più il Psd’Az, in sintonia con le richieste del presidente della Regione, spinge per discutere il Dl 107 già nella seduta di mercoledì 3 febbraio.

Forza Italia e Udc-Cambiamo! insistono invece per dare la priorità al testo unificato degli enti locali che porta a sei le Province e a due le città metropolitane. Intanto è in corso la conferenza dei capigruppo che deve decidere sulla calendarizzazione dei lavori.

Intanto l’Opposizione evidenzia che la legge contempla l’istituzione di una nuova piramide, “una Regione parallela”, come è stata definita dall’opposizione che parla anche di “legge poltronificio”.

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