Il questore Massimo Alberto Colucci va in pensione e saluta Nuoro

Sonia

Il questore Massimo Alberto Colucci va in pensione e saluta Nuoro

mercoledì 27 Gennaio 2021 - 12:34
Il questore Massimo Alberto Colucci va in pensione e saluta Nuoro

Il questore di Nuoro Massimo Alberto Colucci (foto S.Novellu)

Dopo 32 anni di onorata carriera il Questore Massimo Alberto Colucci va in pensione e saluta la città e tutto il territorio.

«Senz’altro rimarrà per me indelebile l’esperienza vissuta, in questi ultimi anni, tra la comunità nuorese, di cui ho avuto modo di apprezzare l’indole fiera, l’orgoglio delle proprie radici, la natura laboriosa e la capacità di reagire, senza troppo piangersi addosso, anche in momenti di particolare difficoltà come quelli che purtroppo stiamo vivendo. Non nascondo di sentirmi orgoglioso di aver potuto concludere la mia esperienza professionale al servizio di “questa terra” di cui ormai mi considero, a tutti gli effetti, un figlio adottivo. Spero di aver saputo cogliere appieno e soddisfare le molteplici istanze di sicurezza, poste dall’intera collettività ed in particolare dalle fasce più deboli, bisognose di maggiore attenzione, specie in un momento di così forte disagio sociale».

Dice il questore  nel suo commiato e conclude: «Se, in qualche occasione, nonostante gli sforzi profusi, non vi sono riuscito, me ne rammarico, ma assicuro che l’impegno, mio e quello dei miei collaboratori, non è mai mancato, nella consapevolezza di aver sempre garantito, con assoluto spirito di servizio, a difesa del prioritario interesse pubblico, il rispetto della legalità e dei diritti fondamentali che sono a base di una civile convivenza. Mi confortano a tal fine gli apprezzamenti e le testimonianze di stima verso l’operato dei miei collaboratori che da più parti mi sono giunte, poiché non solo esprimono il forte sentimento di vicinanza verso la Polizia di Stato, ma rafforzano in me la convinzione di aver svolto il mio compito percorrendo la giusta direzione. A tutta la collettività della provincia, pertanto, non posso che rivolgere il mio più sentito ringraziamento per l’arricchimento non solo professionale ma anche e soprattutto umano: di questo vi sono debitore, ho ricevuto più di quanto sia riuscito a dare».

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