Covid. Zona arancione troppo stretta: pronto il ricorso della Sardegna

Salvatore

Covid. Zona arancione troppo stretta: pronto il ricorso della Sardegna

martedì 26 Gennaio 2021 - 08:52
Covid. Zona arancione troppo stretta: pronto il ricorso della Sardegna

Il palazzo della Regione Sardegna (foto S.Novellu)

La Sardegna non ci sta. E non rinuncia a insistere col Governo per ottenere un passo indietro e ritornare così in zona gialla.

L’Assessorato regionale della Sanità sta predisponendo il dossier da consegnare all’ufficio legale della Regione per poter promuovere il ricorso contro la decisione di Roma di classificare l’Isola in zona arancione sino al 7 febbraio. Una scelta definita dallo stesso governatore Christian Solinas “paradossale”, fatta proprio mentre l’Amministrazione ha inaugurato 30 posti letto in terapia intensiva all’AoU di Sassari e mentre altri 14 sono già pronti a Cagliari, nella struttura Covid del Binaghi.

Il rischio “alto” che ha fatto finire la Sardegna in zona arancione è proprio legato, tra le altre cose, al superamento della soglia del 30% (di un punto percentuale, 31%) dei posti occupati in terapia intensiva tra l’11 e il 17 gennaio. Ma attualmente, secondo l’ultimo rapporto Agenas, quella percentuale è calata al 24%.

Intanto salgono a 37.258 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza: nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 207 nuovi contagi. In totale sono stati eseguiti 555.999 tamponi per un incremento complessivo di 3.240 test rispetto al precedente bollettino. Si registrano anche tre decessi (952 in tutto).

Sono 472, invece, i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+8), 48 (+3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.483. I guariti sono complessivamente 18.856 (+300).

Per quanto riguarda la campagna di vaccinazione, è attesa per domani la consegna in Sardegna di altre 12.870 dosi di vaccino Pfizer. Lo ha confermato l’assessore della Sanità Mario Nieddu.

Quanto al farmaco prodotto da Moderna, “a noi dovrebbero essere consegnate 1800 dosi (prevista la doppia inoculazione quindi i vaccini sarebbero 900, ndr) ma ancora non abbiamo ricevuto nulla, per questo ho chiesto al commissario per l’Emergenza Domenico Arcuri di tenerci aggiornati”, ha detto Nieddu.

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