Alluvione a Bitti, paese si rialza ma si spala ancora fango

Nuovo

Alluvione a Bitti, paese si rialza ma si spala ancora fango

venerdì 04 Dicembre 2020 - 19:40
Alluvione a Bitti, paese si rialza ma si spala ancora fango

Il camion sprofondato a Bitti

Centinaia di uomini e quaranta mezzi continuano a spalare il fango e a liberare strade e abitazioni dalla melma e dai detriti che hanno sommerso Bitti e strappato alla vita tre anziani. Un lavoro incessante di ricostruzione, che a sei giorni dalla tragica alluvione del 28 novembre ha già restituito al paese le vie del centro storico dove si affacciano supermercati, edicole, tabaccherie e attività commerciali di ogni genere che cercano di ritornare ala normalità.

Vigili del fuoco, Protezione civile, militari, Agenzia Forestas e Corpo Forestale, più un esercito di volontari sono impegnati in una maratona di solidarietà e soccorso alla popolazione mai vista prima.

Prezioso il supporto per la conta dei danni arrivati dai droni messi a disposizione dall’Ispettorato del Corpo forestale di Sassari con le verifiche dall’alto del centro abitato e delle campagne cirocostanti. “Per la prima volta in uno scenario operativo di protezione civile, i droni hanno consentito l’acquisizione in tempo reale di riprese messe a disposizione del Centro operativo comunale di Bitti – sottolineano i dirigenti della Forestale – I droni sono stati utili per la programmazione degli interventi del centro abitato e nelle aree rurali, in particolare per l’accertamento delle condizioni della viabilità”.

Nel frattempo, i tecnici continuano a lavorare sulla verifica statica delle abitazioni: almeno 400 quelle danneggiate con 68 persone sfollate. Sorvegliate speciale le strade attraversate da canali tombati: nel pomeriggio in una queste, in via Salvemini, un camion è sprofondato in una voragine che si è aperta all’improvviso dopo il cedimento dell’asfalto, fortunatamente senza conseguenze per l’autista. E a distanza di giorni continuano ad emergere storie di salvataggi ‘eroici’. Dopo l’edicolante aggrappato per ore a un ringhiera e tratto in salvo da due carabinieri, sono ancora gli uomini dell’Arma a raccontare un lieto fine: un invalido di 70 anni, rimasto bloccato nella sua abitazione, deve la vita al brigadiere Giorgio Pacifici e al carabiniere Mauro Toscano: sfidando la marea di fango, sono riusciti ad entrare nell’appartamento da una finestra e a raggiungere l’anziano quando l’acqua ormai stava inondando la casa.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Sostieni l'informazione libera e indipendente di Cronache Nuoresi