Covid. In arrivo 26 medici per rinforzare le USCA del Nuorese coordinate dalla dottoressa Cherchi

Sonia

Covid. In arrivo 26 medici per rinforzare le USCA del Nuorese coordinate dalla dottoressa Cherchi

giovedì 03 Dicembre 2020 - 11:24
Covid. In arrivo 26 medici per rinforzare le USCA del Nuorese coordinate dalla dottoressa Cherchi

L'USCA di Nuoro (foto S.Novellu)

È di questi giorni la pubblicazione della Determinazione del Direttore d’Area, Grazia Cattina, che nomina  come  Coordinatore unico delle USCA – ASSL di Nuoro, nella persona della Dottoressa Gesuina Cherchi.

A seguito delle nuove assunzioni e attivazioni, a breve, saranno 26 i medici operativi, dislocati in 3 postazioni, attive tutti i giorni per dodici ore (dalle 08 alle 20). In dettaglio si contano 16 medici USCA a Nuoro (che con competenza anche per il Distretto Socio Sanitario di Siniscola), e tra beve, 6 a Macomer e 4 a Sorgono.

Medici per lo più giovani, affiancati da infermieri esperti, tutti impegnati in un lavoro capillare sul territorio, in collaborazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i medici di Guardia medica e gli Specialisti Ospedalieri.

Gli Operatori dell’USCA si occupano prevalentemente di monitorare e di assistere i pazienti COVID.

L’azione dell’USCA consiste nell’assistenza domiciliare mirata alla valutazione di pazienti con sintomatologia sospetta per Covid-19, con eventuale effettuazione del tampone previa prescrizione del SISP (Servizio Igiene e Sanità Pubblica).

Laddove vi siano pazienti Covid + (positivi), già inseriti nei database SISP, da gestire a domicilio, è l’USCA a occuparsi della visita, su attivazione del curante, e dell’esecuzione di eventuali prestazioni cliniche e terapeutiche.

L’USCA, inoltre, in collaborazione con i reparti specialistici ospedalieri, il dipartimento di cure domiciliari e gli specialisti ambulatoriali effettua tutta una serie di “Prestazioni di alto interesse professionale” nei pazienti positivi che, senza l’azione territoriale di questa unità speciale, rischierebbero di non trovare risposte e soluzioni per la gestione di patologie croniche, già note e in terapia, prima dell’esito positivo al tampone per SARS-CoV-2

Tra i compiti delle USCA vi sono anche interventi nelle strutture residenziali socio-sanitarie, ma anche la partecipazione a screening urgenti tramite tampone presso specifiche comunità del territorio, come comunità Penitenziarie, comunità di recupero e Caserme.

Infine i medici USCA supportano il Servizio Igiene e Sanità Pubblica negli screening alle scuole e persino a sostegno della campagna antinfluenzale, presso i centri vaccinali del territorio.

«Per noi – spiega Grazia Cattina – è sempre stato prioritario assicurare una assistenza adeguata ai pazienti positivi anche nel proprio domicilio, quando possibile. Per questo motivo vi è un impegno continuo per assicurare lo sviluppo e potenziamento di tale attività nel nostro territorio».

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