Coronavirus: altri due paesi della Sardegna costretti al lockdown

Sonia

Coronavirus: altri due paesi della Sardegna costretti al lockdown

lunedì 23 Novembre 2020 - 22:19
Coronavirus: altri due paesi della Sardegna costretti al lockdown

Il sindaco di Buddusò ordina il lockdown per fermare l’avanzata del Coronavirus. Davanti ai dati che certificano 101 residenti positivi al Covid-19, Massimo Satta blinda il paese almeno sino al 3 dicembre. “Stasera io e l’amministrazione comunale abbiamo preso una decisione non facile ma necessaria – spiega su Facebook – Visto l’aumento dei casi ho firmato un’ordinanza che prevede il lockdown dal 24 novembre al 3 dicembre. Invito i cittadini alla collaborazione e al buon senso”. Da domani l’ordinanza vieta gli spostamenti all’interno del territorio comunale, se non giustificati da necessità di lavoro, studio e motivi di salute. Chiusi scuole e uffici comunali, che garantiranno i servizi essenziali su appuntamento telefonico. Chiusi anche bar, ristoranti – che possono fare consegne a domicilio fino alle 22 – negozi, mercati, cimitero, impianti sportivi e parchi giochi. Sospese cerimonie e celebrazioni religiose. Possono aprire farmacie e parafarmacie, tabaccai, ferramenta, alimentari, lavanderie, mangimi, rivendite di bombole, agenzie assicurative, uffici postali, banche, autolavaggio, attività artigianali e rivendite di legname.

Tresnuraghes opta per la stessa scelta, con un’ordinanza firmata dal primo cittadino Giovanni Mastinu ieri pomeriggio e entrata in vigore  da oggi fino al 4 dicembre.

 “Vietato ogni spostamento fuori dal Comune di Tresnuraghes, salvo che per quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, di studio e salute attraverso  un apposito modello di autocertificazione, scaricabile dal sito istituzionale.  Sono consentiti gli spostamenti necessari alla coltivazione dei terreni ad uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo nonché per accudire il bestiame; è confermata la sospensione delle attività didattiche in presenza. Si svolgeranno esclusivamente con modalità a distanza; sono sospese le attività di ristorazione (tra cui bar, ristoranti, pasticcerie); resta consentito per la sola ristorazione il servizio di asporto e la consegna a domicilio fino alle ore 22.00 nel rispetto delle norme igienico sanitarie, sia per l’attività di confezionamento che di asporto.  Le attività che continuano ad essere aperte al pubblico (ad es. negozi di generi alimentari, uffici bancari, uffici postali, edicole, tabacchini, agenzie assicurative, farmacie, attività artigianali, parrucchieri, abbigliamento, fiorai, ecc.) si svolgono a condizione che sia assicurato il rispetto delle misure di sicurezza.  E’ sospeso il mercato settimanale ed è vietata la vendita ambulante. sono chiusi al pubblico gli uffici comunali i quali, comunque, garantiranno i servizi essenziali e riceveranno previo appuntamento telefonico. Chiuso al pubblico il cimitero e le riunioni a scopo sociale e sportivo. Sospesa la caccia,  riunirsi in aree pubbliche, è consentito svolgere individualmente attività motoria e/o sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale; resta obbligatorio l’utilizzo della mascherina che vada a coprire perfettamente le vie aeree (naso e bocca) con rispetto del distanziamento interpersonale di almeno 1 metro”.

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