Caos discoteche. L’epidemiologo Sotgiu si dimette dal CTS: “sono stato inascoltato”

Sonia

Caos discoteche. L’epidemiologo Sotgiu si dimette dal CTS: “sono stato inascoltato”

domenica 15 Novembre 2020 - 09:09
Caos discoteche. L’epidemiologo Sotgiu si dimette dal CTS: “sono stato inascoltato”

«È venuto meno il rapporto di fiducia alla luce delle note vicende di cui si parla in questi giorni sulla stampa». Così, in una intervista al quotidiano L’Unione Sarda, l’epidemiologo dell’università di Sassari, Giovanni Sotgiu, ha fatto sapere di aver già presentato le proprie dimissioni dal Comitato tecnico scientifico (Cts) che supporta la Regione Sardegna nella gestione dell’emergenza Covid. Nel Comitato, dunque, rimane solo Stefano Vella, che nel suo parere favorevole sull’ordinanza per tenere aperte le discoteche ad agosto aveva citato anche il professor Sotgiu, salvo poi dire che non lo aveva sentito.

«Ero assolutamente contrario all’apertura dei locali – dice nell’intervista – il 6 agosto abbiamo dato ufficialmente il parere negativo, come Comitato, l’ho scritto io. L’11 agosto dall’assessorato hanno inviato una mail alle 19.50 circa, chiedendo un altro parere sull’ordinanza che stavano preparando. Il professor Vella (che poi ha chiarito tutto) ha risposto anche a mio nome, ma io non avevo letto la bozza. Ci saremmo dovuti sentire tutti l’indomani per esaminarla, invece l’ordinanza è stata firmata dal presidente Solinas poche ore dopo. Quando poi ho visto i giornali sono rimasto esterrefatto, anche perché l’ordinanza diceva ‘sentito il parere del Comitato tecnico scientifico». Sotgiu è già stato sentito dai carabinieri su delega della Procura di Tempio e dalla polizia che indaga per conto della Procura di Cagliari. Da un lato i magistrati galluresi stanno cercando di capire se l’apertura delle discoteche possa aver influito sulla epidemia in Sardegna, dall’altro i colleghi cagliaritani indagano sulla genesi dell’ordinanza di Solinas, a seguito del servizio di Report su Rai3. «Abbiamo scritto chiaramente che non eravamo d’accordo sulle aperture – spiega ancora Sotgiu nell’intervista – soprattutto nei piccoli centri con l’afflusso di turisti». E sul perchè, una volta aperte le discoteche, in Sardegna la situazione sia sfuggita di mano spiega: «Perché sono mancati controlli e sanzioni. Stavamo riaprendo, c’era un lassismo generale, nell’Isola addirittura c’erano attività che pubblicizzavano l’assembramento come elemento di richiamo, e nessuno o quasi ha controllato che le regole venissero rispettate». Quanto a un suo possibile successore, l’esperto chiarisce: «Anche se si trovasse un premio Nobel se poi non gli si desse retta…»

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