Nuoro. Il COC vorrebbe ristorate gli operatori del 118 in fila per ore al PS? «Non sanno neppure di cosa parlano»

Salvatore

Nuoro. Il COC vorrebbe ristorate gli operatori del 118 in fila per ore al PS? «Non sanno neppure di cosa parlano»

domenica 08 Novembre 2020 - 15:01
Nuoro. Il COC vorrebbe ristorate gli operatori del 118 in fila per ore al PS? «Non sanno neppure di cosa parlano»

Ambulanze in attesa davanti al Pronto Soccorso di Nuoro (foto Cronache Nuoresi)

Dopo quella pubblicata ieri notte (APPROFONDISCI) delle estenuanti attese (attese che possono protrarsi fino a 12,00 ore) davanti al Pronto Soccorso del San Francesco prima di poter affidare ai medici i pazienti positivi al Covid in difficoltà, e dopo la notizia dell’istituzione, da parte del COC di Nuoro, di un servizio ristoro per gli operatori (APPROFONDISCI), un’altra pesante denuncia arriva sulle nostre pagine da parte degli operatori del 118.

«È evidente che non sanno neppure di cosa parlano quando prendono decisioni come quella del servizio ristoro per noi operatori del 118 prima di poter accompagnare i nostri pazienti in Pronto soccorso» spiega un operatore del 118 sconcertato alla notizia dell’istituzione, da parte del Centro Operativo Comunale, di “risolvere il problema di garantire l’approvvigionamento di generi di ristoro agli equipaggi delle ambulanze.

«Evidentemente non sono consapevoli che noi trasportiamo pazienti positivi al Covid o sospetti tali. Se dovessimo toglierci i dispositivi di protezione prima di un’adeguata sanificazione ci esporremmo al rischio elevatissimo di contagio. E l’adeguata sanificazione è impossibile dato che il personale preposto, ormai è ridotto all’osso».

«Tra l’altro – spiega un altro operatore – se noi dovessimo toglierci tuta e/o mascherine per mangiare qualcosa, e nel frattempo il nostro paziente dovesse aggravarsi per qualche motivo, non potremmo più intervenire e lui correrebbe il rischio di non poter ricevere più soccorso».

«La proposta, secondo noi, è inaccettabile – incalza. Per capire meglio di cosa parliamo, sarebbe opportuno che qualcuno di coloro che ha avuto questa bella pensata, magari, ci avesse convocato prima per ascoltare le nostre ragioni, oppure partecipasse con noi a uno o più interventi di soccorso a pazienti Covid. Poi, forse capirebbe di cosa parliamo e di cosa realmente abbiamo bisogno!».

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