UIL – FPL Nuoro Ogliastra: “a che serve un ospedale da campo al San Francesco se è inutilizzabile per mancanza die figure professionali”

Salvatore

UIL – FPL Nuoro Ogliastra: “a che serve un ospedale da campo al San Francesco se è inutilizzabile per mancanza die figure professionali”

sabato 31 Ottobre 2020 - 13:34
UIL – FPL Nuoro Ogliastra: “a che serve un ospedale da campo al San Francesco se è inutilizzabile per mancanza die figure professionali”

L'ospedale da campo montato al San Francesco di Nuoro (foto S.Novellu)

La UIL – FPL Nuoro Ogliastra ha scritto una lettera all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, al direttore della ASSL di Nuoro Grazia Cattina, al direttore del Distretto Sanitario ASSL di Nuoro Gesuina Cherchi, in cui chiede conto dell’utilità del nuovo ospedale da campo installato nei giorni scorsi nel cortile dell’ospedale San Francesco, quando questo risulterà inutilizzabile a causa della orami consolidata carenza delle figure professionali, necessarie al suo funzionamento.

“Con la presente – si legge nella nota – questa O.S. vuole evidenziare che malgrado abbia più volte segnalato la necessità di un intervento immediato, affinché vengano attuate tutte le misure necessarie per l’assunzione di personale a tempo indeterminato e determinato nei vari reparti dell’Ospedale San Francesco di Nuoro, e soprattutto nel reparto di malattie infettive e del laboratorio di analisi cliniche, laddove ancora oggi si registra una situazione immutata, se non peggiorativa rispetto alla dotazione organica richiesta; infatti la situazione all’Ospedale San Francesco di Nuoro sta diventando sempre più drammatica. Questo sindacato da anni chiede che l’organico venga adeguato alle esigenze di salute dei cittadini, servono spazi più ampi per il laboratorio di analisi; devono essere sostituite le vetuste e deteriorate apparecchiature diagnostiche e non adatte al numero dei tamponi da processare. Serve nuovo personale per la consegna puntuale dei referti diagnostici., servono Medici, Tecnici di laboratorio biomedico, Infermieri, Operatori Socio Sanitari, Ausiliari, servono percorsi di sicurezza per chi vi opera, serve quindi tutto quel personale necessario per affrontare tempestivamente i problemi di analisi, diagnosi, tracciamento, assistenza e cura dei pazienti nell’Ospedale San Francesco e presso il domicilio degli stessi. È chiaro che senza il potenziamento umano, oltre che quello strumentale, la situazione non potrà che aggravarsi, ed il personale, allo stremo delle forze, non potrà reggere a lungo questa situazione emergenziale, quindi destinata ad aggravarsi ulteriormente”.

“Non è stato neppure comunicato – prosegue la nota – l’impegno per trovare un locale adeguato da adibire a laboratorio analisi, invece nel contempo i campioni da analizzare aumentano in maniera esponenziale; si iniziano a registrare pericolosi ritardi nella consegna dei referti, anche se è risaputo che per evitare la propagazione del contagio, risulta fondamentale il monitoraggio della situazione di positività o negatività dei tamponi. Infatti, è notorio che per evitare la propagazione del contagio, gli strumenti essenziali per bloccare la diffusione del virus, restano il distanziamento sociale, i Dispositivi di Protezione Individuale, e la tracciabilità, attraverso l’esito dei tamponi; invero i ritardi nella consegna dei referti delle analisi effettuate sugli stessi, non possono essere di ausilio a rallentare il contagio fra le persone. È notizia recentissima, che ci sia stato un ulteriore contagio di due Medico e di un nuovo Operatore Socio Sanitario dell’Unità Operativa di Malattie Infettive e viene indicato, dall’esperienza sul campo, che a ciò possa aver contribuito la mancata sanificazione (durante ogni turno di lavoro) del reparto, delle stanze di degenza, della cucina e dello spogliatoio privo di finestre e non arieggiato, proprio perché tale sanificazione, contrariamente a quanto accade oggi, avveniva puntualmente, durante la fase della prima ondata di emergenza sanitaria”.

“È evidente – conclude – dalle numerose segnalazioni e dalle notizie che ciascuno di noi giornalmente acquisisce, che l’azienda Sanitaria fatichi ad organizzare il servizio; pertanto, chiediamo all’Assessore Nieddu che faccia una verifica sulla situazione, per superare le inadempienze contingenti, e che fornisca al territorio, un adeguato contingente di personale in grado di garantire tutti quei servizi per la salvaguardia e la sicurezza degli operatori e dei pazienti”

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