Il Comune di Gavoi bandisce l’affidamento a privati delle strutture museali

Sonia

Il Comune di Gavoi bandisce l’affidamento a privati delle strutture museali

martedì 20 Ottobre 2020 - 10:26
Il Comune di Gavoi bandisce l’affidamento a privati delle strutture museali

Casa Museo Porcu Satta (Fabio Manca)

Seguendo quanto deliberato dal Consiglio Comunale il 15/10/2018 rispetto al piano delle alienazioni e valorizzazioni e in esecuzione delle deliberazioni della Giunta Comunale n. 43 del 22/05/2019 e n. 46 del 15/07/2020 è stato pubblicato sulla piattaforma Sardegna CAT il bando a procedura aperta per l’affidamento in concessione delle strutture museali che fanno parte del patrimonio comunale: Casa Museo Porcu – Satta e Museo del Fiore Sardo. I soggetti interessati potranno presentare la loro offerta con le modalità previste dal Bando e dal Disciplinare di Gare entro  il 26 novembre 2020.

La Giunta si era occupata di dare linee e indirizzi agli Uffici affinché dopo lunghi anni di parziale utilizzo (per quanto riguarda Casa Porcu Satta) e in seguito alla inaugurazione del settembre 2018 del Museo del Fiore Sardo, si procedesse a redare il bando per l’affidamento dei musei e dello sportello di informazione turistica. Gavoi è, infatti, insignito della Bandiera Arancione del Touring Club, riconoscimento che fa da volano al flusso turistico e che funge anche da certificazione di uno standard ottimale per l’accoglienza turistica. Per questo appariva fondamentale che si attivasse in modo continuativo un ufficio turistico.

La Giunta ha indicato così quale modalità di gestione delle strutture museali “Casa Museo Porcu – Satta” e “Museo del Fiore Sardo” quella indiretta mediante concessione a terzi per individuare operatori economici interessati alla gestione attraverso l’offerta economicamente più vantaggiosa e un progetto turistico, culturale e di valorizzazione dei beni. La concessione avrà la durata di 5 anni (più 2 di proroga) a fronte di un canone annuale pari a € 11.700,00 da corrispondere però non in danaro ma attraverso l’attivazione dell’Infopoint Turistico per 600 ore annue in uno spazio debitamente attrezzato dal Comune presso Casa Porcu Satta. Gli introiti derivanti dagli ingressi, da eventuali servizi aggiuntivi etc. saranno a beneficio di chi prenderà in concessione le strutture.

La Casa Museo Comunale Porcu Satta è una tipica casa signorile costruita nel 1901. Le stanze del primo e secondo piano sono affrescate dal pittore decoratore Molinari. Tutti gli affreschi sono perfettamente conservati. Di particolare rilievo è la ”Stanza Ciusa”, dove si trovano mobili in perfetto stile Sardo, interamente progettata dallo scultore Francesco Ciusa. Notevoli esempi di artigianato di inizio secolo sono i portali e il balcone, tutti con caratteristici disegni in stile liberty, già inseriti nel catalogo regionale dei beni culturali. Al suo interno sono ospitate anche alcune collezioni di manufatti:  Abbigliamento tradizionale; Jocos; Prendas contra s’ocru malu.

All’ingresso sono stati ricavati degli spazi, completi di mobilio per l’attivazione del punto informazioni Turistiche oltre che spazi idonei a biglietteria e altri eventuali servizi d’accoglienza e commerciali.

Il Museo del Fiore Sardo è, invece, un struttura di recente completamento ed è stata inaugurata nel 2018. Il Museo è ospitato all’interno della ex Casa Lai, in pieno centro storico. Questa struttura espositiva è dedicata al prodotto principe della pastorizia sarda e gavoese, una delle tre DOP del formaggio in Sardegna e presidio Slow Food. Il percorso museale già pienamente fruibile sul Fiore Sardo è improntato a creare suggestioni, sviluppare curiosità e punti di vista alternativi su un prodotto che non è solo gastronomico ma caratterizza un mondo umano, naturale e culturale con un immediato comunicare fra passato e presente.

Il percorso è sostenuto dalle scelte architettoniche che caratterizzano le sale, dalle immagini del fotografo sloveno Žiga Koritnik, dai video tratti dal film documentario Fiore Sardo prodotto dal Comune di Gavoi, da Ipotesi Cinema e girato dal regista Fabio Olmi e accompagna il visitatore in una immersione di passaggio dall’oscurità affumicata dell’antico ovile alle aziende odierne, impegnate in una lavorazione comunque ancestrale.

https://www.comune.gavoi.nu.it/ente/bandi/1337

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