Il Marghine con la mascherina: l’utilizzo esteso anche all’aria aperta

Sonia

Il Marghine con la mascherina: l’utilizzo esteso anche all’aria aperta

martedì 01 Settembre 2020 - 11:08
Il Marghine con la mascherina: l’utilizzo esteso anche all’aria aperta

Il sindaco Succu con la mascherina

E così, in barba a coloro che giurano che il Covid 19 non esiste, 9 casi nella zona del Marghine, che fin’ora sembrava al di fuori del pericolo, tranne qualche sporadico caso, hanno costretto i sindaci ad aumentare le precauzioni. Il sindaco di Macomer Antonio Succu ha prescritto la mascherina per tutto il giorno e per tutta la città, specialmente negli spazi dove sono più facili gli assembramenti. Così hanno fatto il sindaco di Silanus Gian Pietro Arca, quello di Bortigali Francesco Caggiari e il primo cittadino di Sindia Luigi Daga. Le scadenze dell’obbligo dell’uso sono varie: Macomer e Bortigali fino al 10, Silanus fino al 16, Sindia fino al 20. Sono state annullate, in questi ultimi due paesi tutte le manifestazioni pubbliche.

A Macomer il sindaco ha sospeso l’attività dei centri estivi dove si svolgono attività per i bambini. Altre attività, come il Festival della Resilienza, in corso a Macomer, è stato sospeso dagli stessi organizzatori membri dell’associazione “Propositivo”. Tutti, naturalmente raccomandano le solite precauzioni per evitare contagi. I sindaci stanno facendo il loro dovere, la situazione è sotto controllo e non è il caso di fare allarmismo. Tuttavia, anziché perdere tempo a polemizzare con Briatore o a disquisire se l’obbligo della mascherina costituisce una mancanza o meno di libertà, vale la pena di porsi degli interrogativi. Per esempio del come mai oggi al 31 agosto, si è arrivati in Sardegna a 79 nuovi contagi, cifra che pone l’isola sopra il Veneto, o come siano arrivati i contagi in centri dell’interno come Orgosolo, 15, o Nurri con 30.

Senza parlare di Oliena, Torpè, Orani. Sedilo e Bonorva non sono lontani. La risposta non è difficile se si fa memoria di quello che abbiamo visto, in questi giorni di Ferragosto, sulle spiagge, nei bar, nelle piazze. L’illusione collettiva che tutto fosse finito e “liberi tutti”. Il sindaco di Silanus, Gian Pietro Arca, ha simpaticamente pubblicato la lettera di un amico anonimo. Forse lui stesso. “Passata la fase 1, in cuor tuo- sta scritto- hai sempre creduto, a torto, che il virus non potesse più colpire il tuo paese, come se lo stesso fosse avvolto in una sorta di campana di vetro protettiva”. Intanto il sindaco di Macomer ha emanato una ulteriore ordinanza per disciplinare le manifestazioni all’esterno. Si richiedono le solite precauzioni sulle distanze e sull’uso delle mascherine e l’uso del termo scanner all’ingresso. Si minacciano sanzioni dai 400 euro ai 3000 in caso contrario.

Pier Gavino Vacca

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