L’emergenza idrica a Nuoro colpisce tutta la popolazione ma specialmente le categorie più deboli: malati e anziani.

Succede che alla vigilia di Ferragosto, con rubinetti a secco e un caldo torrido, c’è anche chi non riesce ad andare ad approvvigionarsi d’acqua alle autobotti per questioni fisiche e psicologiche, dato che si trova a vivere una condizione di solitudine e totale confusione.

Rifornimento idrico alle autobotti in vari punti della città (immagini S.Novellu)

Ore 11.00 della mattina, il telefono della postazione del 118 del G.I.E.S. di Nuoro squilla, dall’altra parte risponde la voce di una donna anziana: «Vi prego, aiutatemi, sono sola, senz’acqua  e non so cosa fare».

I soccorritori senza esitare si danno da fare e vanno incontro alla signora. Dopo aver girato diversi supermercati, ormai presi d’assalto dai nuoresi per approvvigionarsi di casse d’acqua, sono riusciti a comprare alcune bottiglie per la “nonnina” portandogliele fino a casa.

Un gesto che non risolve sicuramente le criticità di questi giorni ma importante per una persona anziana (quante come lei?) che sta affrontando una situazione paradossale.

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