I Carabinieri cercano senza esito un corpo nelle acque di un lago nelle campagne di Orgosolo

Salvatore

I Carabinieri cercano senza esito un corpo nelle acque di un lago nelle campagne di Orgosolo

lunedì 03 Agosto 2020 - 14:02
I Carabinieri cercano senza esito un corpo nelle acque di un lago nelle campagne di Orgosolo

Orgosolo. Controlli dei Carabinieri durante la fuga di Mesina (© foto S.Novellu)

Da questa mattina, in seguito a una segnalazione anonima, i Carabinieri del Comando provinciale di Nuoro, insieme ai sommozzatori di Cagliari, hanno scandagliato le acque del laghetto denominato “Istichiò”, nelle campagne di Orgosolo, alla ricerca di un corpo ma senza alcun riscontro, nel fondale sono state recuperate solo carcasse d’auto.

Nessuna ipotesi confermata da parte degli inquirenti sulla sua identità, compresa quella che il corpo possa essere quello dell’ormai latitante Graziano Mesina.

L’ipotesi che Grazianeddu possa essersi suicidato per evitare il carcere dopo la conferma della condanna a 30 anni per traffico di droga, non è tra quelle su cui gli inquirenti stanno concentrando la loro attenzione. Ma non può nemmeno essere scartata del tutto. Per questo, quando è arrivata la chiamata ai centralini delle forze dell’ordine con l’indicazione generica di un corpo nel bacino di Istichiò, la macchina delle ricerche si è subito messa in moto Ufficialmente latitante dal 24 luglio scorso, dopo il decreto firmato dal presidente della Corte d’appello di Cagliari Giovanni Lavena, l’ex primula rossa del banditismo sardo è sparito nel nulla il 2 luglio. Carabinieri e polizia lo hanno cercato a Orgosolo, con rastrellamenti casa per casa, estendendo poi le ricerche in tutta la Sardegna, in particolare in Gallura, dove Mesina ha dei parenti, e nel Cagliaritano, dove può contare su una rete di fiancheggiantori. Ma di lui finora nessuna traccia. C’è chi lo dà già riparato all’estero, nella vicina Corsica o in Tunisia, e chi invece insiste su una trattativa già in corso per condizionare la sua resa alla certezza di scontare la pena agli arresti domiciliari

Le ricerche, a questo punto, si sono spostate nell’invaso di Olai a pochi chilometri dal primo laghetto, per scandagliare anche questi fondali.

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