Nuoro. Lettera del Sindaco Andrea Soddu: “abbandonare le divisioni e diventare tutti insieme costruttori di ponti”

Sonia

Nuoro. Lettera del Sindaco Andrea Soddu: “abbandonare le divisioni e diventare tutti insieme costruttori di ponti”

mercoledì 01 Luglio 2020 - 10:29
Nuoro. Lettera del Sindaco Andrea Soddu: “abbandonare le divisioni e diventare tutti insieme costruttori di ponti”

Il sindaco Andrea Soddu (foto S.Novellu)

Le elezioni sono alle porte: il sindaco Andrea Soddu ha deciso di scrivere una lunga lettera ai concittadini, ringraziandoli del privilegio di essere alla guida della città.

Soddu nel testo ripercorre i cinque anni che volgono al termine, le criticità e le potenzialità della città: ” Nuoro ha tanti talenti e deve imparare a convincersene ed a utilizzarli al meglio, ma allo stesso tempo ha estrema necessità di trasformazioni che gli consentano di affrontare i cambiamenti radicali del nostro tempo ed aprirsi al futuro contemporaneo. Per questa ragione vi è la necessità di cure amorevoli e profonde, che pongano in luce gli aspetti positivi e cancellino o mitighino quelli negativi, primo tra tutti la crisi del lavoro e l’incedere di nuove e vecchie povertà, di nuove e vecchie diseguaglianze ma anche lo scetticismo e la rassegnazione.
Ho cercato di svolgere il delicato ruolo di sindaco, sempre ascoltando e dialogando il più possibile con tutti. Mi sono immerso nei problemi, nei bisogni e nelle sofferenze, nelle speranze, nelle istanze e nelle preoccupazioni della nostra gente. Insieme con la nostra squadra, abbiamo cercato di dare le risposte in base all’organico programma di mandato che avevamo presentato agli elettori ed in base a quello che ci sembrava essere il buon senso. Non sempre ci siamo trovati nelle condizioni di poter dare risposte – precisa Soddu – alle attese e ai bisogni dei cittadini. Le condizioni finanziarie dell’Ente e le lungaggini dei procedimenti non hanno consentito la definizione dei programmi in tempi rapidi. Cinque anni non sono sufficienti per cambiare la città come vorremmo.
Sicuramente è stato complesso amministrare senza risorse e con un debito enorme, il più grave tra i comuni della Sardegna, che comprometteva la possibilità di dare risposte nell’immediato e per il futuro. Ebbene, con determinazione abbiamo perseguito l’obiettivo di curare quel grande problema per guadagnare un Comune risanato che possa guardare al domani con fiducia. Un traguardo storico che mai prima si era realizzato e che inciderà positivamente sui sogni e le speranze del tempo che verrà”.
Il Primo Cittadino si sofferma ad elencare anche i risultati: “Il sostanziale azzeramento dell’enorme debito, ammontante a oltre trenta milioni di euro, per procedure espropriative avvenute nei decenni precedenti. La progettazione e il finanziamento dei progetti strategici del Mulino Gallisai e dell’artiglieria, il rafforzamento dell’offerta universitaria, il Piano delle Periferie per dare un nuovo volto alla città fondato sui valori di cultura, ambiente e sport, la creazione della società pubblica è comune S.r.l. e il conseguimento dell’oltre l’80 % della raccolta differenziata, la imminente realizzazione di nuovi impianti sportivi, la stabilizzazione dei precari storici, la messa a regime della Biblioteca Satta, la conquistata finale per la Capitale della cultura, l’apertura della caserma di Prato Sardo, la realizzazione della pedemontana, sono solo alcuni degli obiettivi raggiunti con sacrificio e determinazione”.
Soddu, nella lettera, è consapevole che: “I problemi da risolvere infatti sono tanti e tali da richiedere un impegno immane di tanti. Se già era così ordinariamente, adesso, a seguito della pandemia, lo sarà ancora di più. Di fronte a questa prospettiva, sarebbe del tutto irresponsabile pretendere di affrontare le sfide del domani in assenza di condivisione politica, di armonia delle visioni.
È necessario che tutti sentano il dovere civico e morale di occuparsi della cosa pubblica, di prendersi delle responsabilità, come forma del volere bene alla propria città.
Consapevole sia della difficoltà di un tale cammino di unità e sia del fatto che le prove difficili sono allo stesso tempo entusiasmanti, mi metto a disposizione di questo percorso di dialogo. Pur nel rispetto delle differenze di collocazione ed appartenenza politica, che ci vede impegnati ognuno in un definito campo valoriale, è necessaria un’alleanza su alcune grandi battaglie per Nuoro, il territorio ed il centro Sardegna in generale, individuando i nodi strutturali dello sviluppo economico e sociale.
Per il futuro di Nuoro – conclude Andrea Soddu – dobbiamo abbandonare le divisioni e diventare tutti insieme costruttori di ponti. La città lo merita”.

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