«A distanza ormai di mesi dagli ultimi incontri istituzionali è indispensabile riavviare i lavori e il dialogo ai livelli regionale e nazionale sul comparto ovicaprino».
È la richiesta che la Cia Sardegna rivolge alle istituzioni, ribadendo la necessità e l’urgenza di mettere in atto politiche specifiche per la salvaguardia di un settore fondamentale per l’economia isolana.
«È necessario e urgente mettere in atto iniziative volte alla tutela e valorizzazione delle produzioni, favorendo l’innovazione delle tecniche di allevamento nonché i processi di trasformazione dei prodotti»
«I produttori da sempre costituiscono l’anello debole e più esposto alle frequenti crisi cicliche del comparto e vedono il proprio lavoro non riconosciuto in termini di corrispettivi oltre che di dignità».
«Attualmente, a fronte di un prezzo medio di vendita del pecorino romano che si è attestato attorno ai 7,50 euro, ai pastori viene riconosciuto dagli industriali un corrispettivo pari a € 0,80 al litro, a dispetto dei 0,90 previsti nelle tabelle condivise dagli stessi industriali a Sassari,accordo che Cia Sardegna, da sempre, ha reputato non sufficientemente remunerativo del prezzo del latte, e nonostante ciò non viene perfino rispettato».
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