Incontri tra cittadini e ispettori forestali sulla GECO in Comune: l’azienda si appella alla Procura

Sonia

Incontri tra cittadini e ispettori forestali sulla GECO in Comune: l’azienda si appella alla Procura

martedì 09 Giugno 2020 - 16:15
Incontri tra cittadini e ispettori forestali sulla GECO in Comune: l’azienda si appella alla Procura

La GECO di Magomadas (foto Cronache Nuoresi)

La GECO srl, azienda che gestisce un impianto di fanghi da depurazione a Magomadas, questa mattina ha inviato via PEC una lettera formale alla Procura della Repubblica di Oristano per chiedere riscontro su alcuni incontri che si starebbero svolgendo tra ispettori  della Forestale, su incarico della Procura, e i cittadini che lo desiderano per ascoltare i loro pareri personali sull’azienda.

Lo denunciano gli amministratori della  GECO che dicono «di aver  appreso queste notizie da messaggi inviati ai consiglieri da Emanuele Cauli – Sindaco di Magomadas – e da alcuni post pubblicati su Facebook, secondo i quali l’Amministrazione locale ha destinato una stanza del Comune per tali incontri».

Nella lettera l’azienda chiede la possibilità alla Procura di Oristano di verificare la veridicità dei messaggi pervenuti via WhatsApp e, nel caso di conferma, di capire l’opportunità di un’iniziativa di tal genere.

«Siamo anzitutto sorpresi di venire a conoscenza di una tale azione riguardante direttamente la nostra azienda attraverso WhatsApp e Facebook e riteniamo quanto mai anomala questa modalità di audizione di cittadini privati, una sorta di “Ufficio Reclami” organizzato direttamente nei locali del Comune di Magomadas »– ha detto Bonifacio Angius, Socio di GECO srl.

«Siamo convinti che le indagini debbano essere portate avanti, ma che le stesse debbano coinvolgere tutte le parti in causa, quindi anche la nostra azienda. Ribadiamo la nostra assoluta disponibilità a confronti e dibattiti, oggi come nei mesi scorsi. L’azienda è solida, l’impianto rispetta tutte le regole e le normative vigenti come stabilito dalle Autorità competenti più volte».

Gli amministratori  ricordano che «L’impianto per il trattamento dei fanghi di depurazione di Magomadas può continuare ad operare secondo quanto ribadito dalla Provincia di Oristano» .

La stessa istituzione aveva dichiarato che non vi erano ragioni per annullare in sede di autotutela le autorizzazioni precedentemente concesse alla società GECO e respingendo tutte le presunte violazioni normative mosse dal Comitato civico locale e da diversi altri soggetti che avevano chiesto lo stop dell’impianto.

«Nonostante il parere positivo all’impianto, Emanuele Cauli e la giunta hanno dato incarico a uno studio legale cagliaritano, per una cifra considerevole di quasi 12 mila euro, di impugnare la determina dell’ente davanti alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri non ha tardato a rispondere, confermando quanto già stabilito dalla Provincia di Oristano».

«Negli ultimi giorni, infine, la ASL ha operato un controllo sull’impianto. Questo è solo l’ultima delle ispezioni che la ASL opera con periodicità. Rispettiamo la legge e le norme e da sempre siamo andati anche oltre. Alcuni cittadini, già da tempo, hanno comunicato la presenza di odori e un maggior numero di mosche sul territorio. Abbiamo investito e stiamo continuando a investire su interventi migliorativi, dal punto di vista strutturale, e di mitigazione di questi fenomeni» dice Angius concludendo: «Aspettiamo una risposta formale dalla Procura auspicando che si possa essere ascoltati e che certe “indagini” sulla nostra azienda possano essere in futuro portate avanti con un nostro maggiore coinvolgimento».

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