Ottana. 30mila tonnellate di rifiuti mai smaltiti. Esposto di Manca (M5s)alla Procura di Nuoro

Salvatore

Ottana. 30mila tonnellate di rifiuti mai smaltiti. Esposto di Manca (M5s)alla Procura di Nuoro

lunedì 04 Maggio 2020 - 15:00
Ottana. 30mila tonnellate di rifiuti mai smaltiti. Esposto di Manca (M5s)alla Procura di Nuoro

La zona industriale di Ottana torna ancora al centro delle cronache con cui si cerca di far luce su vicende poco chiare. Questa volta ciò che non sembra essere trasparente è la gestione di 30 mila tonnellate di rifiuti speciali misti, ma che non sono mai stati smaltiti secondo i procedimenti normativi di tutela ambientale, ecco perché il deputato del MoVimento 5 Stelle Alberto Manca ha presentato un nuovo esposto alla Procura della Repubblica di Nuoro.

“Nella zona industriale di Ottana – scrive Manca – si sarebbero registrate criticità relative alla dismissione degli ex stabilimenti Enichem, fabbricatiEx Polimerizzazione Continua e Ex Lorica, attualmente demoliti e ubicati all’interno del complesso industriale di Ottana, al km 18 della SP 17. Da un’analisi effettuata attraverso foto aeree e una richiesta di accesso agli atti alla Provincia, emerge che i fabbricati Ex Polimerizzazione, oggi di proprietà della Wd Green Sardinia srl, sono stati abbattuti tra il 2016 ed il 2017. Dal momento dell’abbattimento ad oggi, i rifiuti derivati dalla demolizione dei due edifici non sarebbero mai stati smaltiti correttamente. Si tratta di un accumulo di rifiuti del peso complessivo di 30 tonnellate, composti da cemento e rifiuti misti da costruzione, mattonelle, mattoni, ceramiche etc, tutti classificati rifiuti speciali. Dalle informazioni fornitemi dagli organi competenti non posso escludere l’ipotesi che tra le macerie abbandonate possa esserci dell’amianto”.

“La società in esame – prosegue Manca – presentava alla Provincia di Nuoro, in data 30.6.2017 apposita istanza di svolgimento di una campagna d’attività, ai sensi dell’art.208 comma 15 del TUA (D.lgs.152/06), mediante l’utilizzo di un impianto mobile di recupero rifiuti autorizzato con D.D. n°1103 dalla provincia di Bergamo in data 22.5.2014. L’obiettivo a suo tempo ipotizzato era la riduzione volumetrica delle macerie per poi utilizzarle in loco. Nel progetto presentato dalla Società si riteneva di poter gestire 250 t al giorno, per un lavoro complessivo di 4 mesi, però la Società non avrebbe presentato la garanzia finanziaria, che invece avrebbe dovuto presentare entro 30 giorni dalla data di rilascio dell’autorizzazione, secondo quanto previsto dalla deliberazione regionale. Mancando la garanzia finanziaria, il nulla osta e l’autorizzazione all’esercizio della campagna di recupero rifiuti, decade. Secondo quanto evidenziato nell’esposto da me presentato, dai documenti ‘emergono numerose criticità sia nella modalità di gestione dei suddetti rifiuti, che nell’attività di controllo da parte degli enti preposti’. Infine, si vuole segnalare come appare strano che da un semplice accesso agli atti e da una successiva analisi dei documenti forniti, si rilevino macroscopiche fallanze nel sistema di controllo. Non è possibile che a fronte di attività impattanti nel territorio, gli organi deputati al controllo non intervengano celermente per garantire la salute dei cittadini e il rispetto della normativa di settore”.

“L’abbandono dei rifiuti – conclude l’esponente del M5s – secondo quanto previsto da regolamenti di tutela ambientale (TUA e delibere regionali), potrebbe profilarsi come un’attività illecita di gestione. È su questa ipotesi che in qualità di deputato del MoVimento 5 Stelle chiedo nuovamente di far luce sulla vicenda alla Procura della Repubblica di Nuoro ed individuare gli eventuali profili d’illiceità e i presunti responsabili”.

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