Coronavirus. I sardi più forti grazie alla malaria? Per ora valgono le misure di contenimento

Sonia

Coronavirus. I sardi più forti grazie alla malaria? Per ora valgono le misure di contenimento

sabato 04 Aprile 2020 - 22:24

Il Comitato tecnico scientifico che coadiuverà la Regione Sardegna nella lotta al Coronavirus – e di cui fanno parte il professor Stefano Vella, Francesco Cucca, prorettore per la ricerca dell’Università di Sassari, il farmacologo Luca Pani e il virologo Pietro Cappuccinelli – ha presentato oggi, in videoconferenza con i giornalisti, il documento con gli otto punti per contrastare il contenimento della pandemia .

Gli studiosi Francesco Cucca e Pietro Cappucinelli hanno parlato in rappresentanza degli altri e in linea con il dipartimento Superiore della Sanità, hanno ribadito che bisogna mantenere  alto il livello di guardia per il contenimento del virus.

Le regole fondamentali sono: mantenere il distanziamento sociale e incrementare la disponibilità e l’impiego della mascherina unico modo per scampare il Covid-19 anche da un eventuale portatore sano «il cui utilizzo proseguirà anche quando ci sarà un allentamento delle restrizioni e un calo dei contagi».

Fondamentale anche  il proseguo della somministrazione dei tamponi ai sintomatici, al personale medico sanitario dei presidi ospedalieri, agli operatori e degenti delle case di riposo; il contenimento dell’epidemia promuovendo una rete territoriale attraverso il potenziamento delle Usca (Unità Speciali di continuità assistenziale). Tra le nuove strategie: l’incremento di test indiretti sugli anticorpi, partecipazione a trial clinici, proseguire nel percorso di informazione e sensibilizzazione dei cittadini  e controlli a campione sulla popolazione.

Il Comitato scientifico della Regione Sardegna sfata categoricamente  l’ipotesi del virologo e collega Andrea Crisanti avanzata in una intervista rilasciata e pubblicata oggi dal Corriere della Sera, su una possibile apertura graduale in questo momento delle attività commerciali  e il ripristino delle uscite indicando la Sardegna al primo posto e per ultima la Lombardia.

«Siamo in una fase troppo delicata per permetterci di non rispettare le restrizioni, il contenimento dei contagi nella nostra terra è stato dato proprio dall’aver rispettato le regole, cosa che inizialmente inconsapevolmente non ha fatto il nord Italia» hanno sottolineato il Presidente Solinas, il dottor Cucca  e il virologo Cappuccinelli che ha aggiunto: «bisognerà anche vedere quanto la popolazione della Sardegna è immunizzata con questi screening che verranno fatti per identificare la risposta anticorpale nelle persone».

Allo stesso modo l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu ha chiarito che «appena adesso iniziamo ad avere gli strumenti che ci consentono di contrastare efficacemente l’epidemia, non è tempo per fare considerazioni su riaperture».

Il Comitato poi ha detto che non si esclude ma non si convalida per ora l’ipotesi che i sardi avrebbero sviluppato degli anticorpi particolari al Covid -19, nuovo virus per l’umanità, grazie all’aver passato storicamente la malaria.

«C’è uno studio su questo, ma bisogna essere cauti e avere dati concreti per suffragare questa possibilità» dice il virologo Cappuccinelli che sfata anche la supposizione che il Coronavirus possa sparire con l’aumento delle temperature e l’arrivo della bella stagione, sulla stessa linea d’onda  anche il collega Cucca che dice: «siamo davanti a una pandemia che l’uomo ha conosciuto da appena tre mesi, i virus non vivono di vita propria ma hanno necessità di corpi per la sopravvivenza quindi, per ora, in attesa di sviluppi per contrastarlo dobbiamo attenerci rigidamente alle regole imposte ovvero il distanziamento sociale, le mascherine e sopratutto il limitare le uscite».

So. Meloni

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