Emergenza Coronavirus. In arrivo 40mila test rapidi da eseguire sul personale medico sanitario sardo

Sonia

Emergenza Coronavirus. In arrivo 40mila test rapidi da eseguire sul personale medico sanitario sardo

domenica 29 Marzo 2020 - 22:02
Emergenza Coronavirus. In arrivo 40mila test rapidi da eseguire sul personale medico sanitario sardo

Coronavirus, video-conferenza con il presidente Solinas (foto S.Novellu)

Non è facile il reperimento di tamponi e reagenti per l’esecuzione dei test per accertare la positività da Covid -19 ma la Regione Sardegna sta compiendo il massimo sforzo per fare le somministrazioni a tutto il personale medico sanitario isolano con particolare riguardo al Sassarese dove fin ora  è stata registrata la percentuale più alta di contagi.

«Quarantamila test rapidi per il personale sanitario e per il Sassarese, dove c’è più emergenza». Lo ha detto Solinans nel quotidiano appuntamento in video conferenza con i giornalisti. «Mille kit già arrivati sono stati destinati al Nord Sardegna, altri mille arriveranno entro martedì e altri 10mila in settimana», precisa l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. «La Sardegna ha difficoltà di approvvigionamento di tamponi e reagenti come il resto d’Italia e del mondo – spiega Solinas – ma stiamo eseguendo indagini epidemiologiche accurate per isolare la circolazione virale dove c’è più emergenza». «Nel sud dell’isola mancano reagenti, tamponi a nord – dice Solinas – i test rapidi suppliranno in parte, e con gli altri proseguiremo i controlli in case di riposo, comunità alloggio e altri luoghi in cui le persone sono più esposte». Nieddu però rimarca che «la Sardegna è tra le regioni che ha fatto più tamponi: 4598». Ma si lavora anche per reperire dispositivi di protezione individuale. «Entro il 3 aprile ne distribuiremo 3milioni di pezzi, in primis operatori sanitari e forze dell’ordine», annuncia Solinas. Son già disponibili 495 mascherine FFP3, 27220 FFP2, 63700 chirurgiche e 61mila Montrasio. La Regione punta i fari sul Sassarese, più colpito dal virus. “Ci siamo, specie in ospedali e case di riposo”, dice Solinas.

«Domani partirà il centro Covid+ del Policlinico Sassarese – annuncia – con 12 posti di terapia intensiva, 14 di sub-intensiva e 60 di intensità differente».

E parte il Covid+ anche al Mater Olbia, dove opererà Stefano Vella, studioso di fama internazionale che Solinas ha cooptato nel comitato scientifico che supporta l’Unità di crisi con Francesco Cucca, prorettore per la ricerca dell’Università di Sassari, il farmacologo Luca Pani e Pietro Cappuccinelli, virologo, esperto mondiale. Solinas ha commissariato da poco l’Azienda ospedaliero-universitaria: i malumori accademici trovano sintesi in una lettera che il rettore Massimo Carpinelli gli avrebbe indirizzato. «Mi assumo la responsabilità della nomina, il curriculum di Giovanni Mario Soro è eloquente – taglia corto Solinas – se qualcuno pensava a un nomina contrattabile in base a logiche di potere territoriale non ha compreso lo spirito con cui si affronta l’emergenza».

So.Meloni

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