«La situazione è, per il momento, tranquilla. Non ci sono casi di Coronavirus. Quel che ci impegna in questo momento sono le perone in quarantena e quelle che ci dovrebbero essere». Da dietro la sua scrivania Piero Casula, sindaco di Bosa, commenta così l’emergenza sanitaria.

Di fronte all’ospedale sono state piazzate le tende per la visita dei pazienti prima del pronto soccorso.

«Dopo aver insistito con l’ATS e aver ricevuto una risposta negativa- dice Piero Casula- mi sono rivolto alla Croce Rossa ed alla direzione medica dell’ospedale ed ho fatto allestire i tendoni». Chiediamo al sindaco se vi sono stati casi di abitazioni occupate dai provenienti dalle zone rosse, considerato che tra Bosa Marina ed il centro storico vi è un discreto numero di seconde case. “

«Proprio stamane- ci risponde Piero Casula- ho allertato la polizia urbana e le Forze dell’Ordine perché indagassero sulla situazione. Sono stati rilevati casi di persone che già erano in quarantena volontaria ed altri che abbiamo invitato a rivolgersi alle autorità». Chiediamo infine se, a questo punto, la città sta rispondendo bene alle prescrizioni. «Ieri- ci risponde- ero contento per aver visto la città deserta, oggi un po’ meno. Ci sono evidentemente delle persone che non hanno piena consapevolezza della pandemia. A queste ultime voglio raccomandare che le passeggiate devono essere ridotte al minimo, per il bene loro e di tutta la comunità».

Intanto la stragrande parte della popolazione sembra aver recepito le raccomandazioni del decreto e le strade e le piazze della città sono in un silenzio irreale.

Pier Gavino Vacca

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