Salgono a 650 i casi di coronavirus. Primo contagio in Nigeria: è un italiano

Salvatore

Salgono a 650 i casi di coronavirus. Primo contagio in Nigeria: è un italiano

venerdì 28 Febbraio 2020 - 09:09
Salgono a 650 i casi di coronavirus. Primo contagio in Nigeria: è un italiano

Si tratta di un italiano rientrato da Milano il 25 febbraio scorso, è il primo contagiato da coronavirus in Nigeria. La notizia è stata diffusa dal ministero della Salute nigeriano precisando che “il paziente è ricoverato in ospedale nello stato di Lagos condizioni stabili e non presenta sintomi preoccupanti”.

Nel frattempo, in Olanda è stato registrato il primo caso di contagio da coronavirus. Secondo la BBC si tratterebbe di una persona residente a Tilburg, nel sud, che era rientrata da poco dal Nord Italia.

La British Airways ha deciso di cancellare nuovi voli verso il nord Italia e di prolungare questa misura, inizialmente prevista fino all’11 marzo, almeno fino al 28 marzo. Diminuiti anche i collegamenti con Seoul, che saranno un giorno sì e uno no, e cancellati sei voli verso Singapore fino al 15 marzo.

Gli Emirati Arabi Uniti hanno deciso di cancellare le ultime due tappe dell’UAE Tour dopo che “membri dello staff”, italiani, sono stati trovati positivi al coronavirus. Ancora secondo la BBC, organizzatori, partecipanti, membri dello staff e chiunque sia venuto in contatto con i due italiani stanno adesso effettuando il test per verificare che non siano stati contagiati.

Sono saliti a 650 i positivi al Coronavirus in Italia. Si registrano poi altri tre decessi in Lombardia, tutti di ultraottantenni. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, facendo il punto sull’emergenza. Sono inoltre guarite altre tre persone in Lombardia affette dal Coronavirus: nella regione sono ora in totale 40. «Tutto è nella norma, non c’è nessuna criticità nella zona rossa – ha detto Borrelli. Il Dipartimento ha reso disponibile e stanno arrivando oltre 35 mila mascherine in Emilia Romagna Piemonte, Lombardia e Veneto».

Intanto arriva l’allarme dei medici delle zone rosse.  In una lettera di denuncia, diffusa dall’Ordine dei Medici, due dottoresse di medicina generale dalla zona rossa in Lombardia sottolineano che i 4 medici di base della zona del Lodigiano dove si trovano sono in quarantena o ricoverati. I pazienti positivi al coronavirus con polmonite ma non gravi e quindi lasciati a casa, così come tutti gli altri malati – oncologici, cronici – non hanno la possibilità di essere visitati. In sostituzione ai medici di famiglia in isolamento, per un bacino di 6mila abitanti, ne è stato mandato soltanto uno, con in dotazione solo 2 mascherine.

I ricercatori dell’Ospedale Sacco di Milano hanno isolato il ceppo italiano del coronavirus. Lo annuncia il professor Massimo Galli, direttore dell’Istituto di scienze biomediche, che ha illustrato i risultati del lavoro di ricerca che procede ininterrottamente da domenica scorsa, coordinato dalla professoressa Claudia Balotta. Fanno parte della squadra le ricercatrici Alessia Loi, Annalisa Bergna e Arianna Gabrieli, precarie, insieme al collega polacco Maciej Tarkowski e al professor Gianguglielmo Zehender.

In Italia è coinvolto dall’epidemia del coronavirus lo 0,1% dei comuni, le persone in quarantena sono lo 0,089% della popolazione totale e il territorio italiano in isolamento è lo 0,01%: sono i numeri diffusi dal ministro degli Esteri Di Maio.

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