Il pecorino Romano rimane fuori dai dazi imposti da Trump e varca l’oceano atlantico

Sonia

Il pecorino Romano rimane fuori dai dazi imposti da Trump e varca l’oceano atlantico

sabato 15 Febbraio 2020 - 17:20
Il pecorino Romano rimane fuori dai dazi imposti da Trump e varca l’oceano atlantico

Pecorino Romano

Il pecorino Romano escluso dalla black list dei dazi imposti dal presidente Americano Donald Trump. Si tratta di un’ottima notizia in quanto la Sardegna è stata risparmiata nel mercato principale per il suo prodotto di punta nel settore lattiero caseario: è quello che decide il prezzo del latte da pagare ai pastori, escludendo ancora il pecorino grattugiato.

La nota del dipartimento del Commercio Statunitense ha confermato invece per l’Italia l’applicazione di tariffe aggiuntive del 25% su circa mezzo miliardo di euro di esportazioni di prodotti agroalimentari nazionali come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Provolone, Asiago, Fontina, ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello per la disputa nel settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus dopo che il Wto ha autorizzato gli Usa ad applicare un limite massimo di 7,5 miliardi di dollari delle sanzioni alla Ue.

Grande soddisfazione la esprimono il Consorzio Pecorino romano Dop e Coldiretti.  Le esportazioni di Parmigiano Reggiano e Grana Padano negli Stati Uniti sono praticamente dimezzate nei due mesi successivi all’entrata in vigore dei dazi il 18 Ottobre 2019 come emerge da una analisi della Coldiretti.

«Questo conferma che si tratta di un vero scampato pericolo – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –, adesso non perdiamoci con inutili incontri o proposte astruse, sia riconosciuta la giusta remunerazione del latte ai pastori, visto che tolto l’unico neo al quale qualcuno si arrampicava, l’annata è più che positiva perché il prezzo del Perorino continua a salire, non ci sono giacenze, poca produzione lo scorso anno e il principale mercato, quello Usa appunto, tira alla grande».

Il presidente del consorzio  Pecorino Romano Dop spiega che lo scampato pericolo è il risultato di un monitoraggio costante della situazione, di un impegno che va avanti da anni e di un’azione fortemente condivisa con gli altri Consorzi e con Origine Italia.  «Sostanzialmente gli Usa hanno deciso di mantenere i vecchi Dazi già in vigore senza coinvolgere nuovi prodotti dell’agroalimentare italiano, e questo grazie anche alle pressioni della Commissione Agricoltura dell’Unione Europea e alla mediazione del commissario europeo al Commercio Hogan»

Fra gennaio e novembre 2019, secondo quanto ha reso noto l’Istat nelle ultime ore: il Pecorino Romano DOP segna il 42,2% in più di export negli Stati Uniti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un +34,3% nell’export verso gli altri Paesi. La produzione della campagna casearia in corso 2019, segna – al 31 gennaio 2020 – un incremento del 7,5%.

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