Cia Sardegna: “dall’assessore Murgia nessuna risposta concreta al comparto ovi-caprino”

Sonia

Cia Sardegna: “dall’assessore Murgia nessuna risposta concreta al comparto ovi-caprino”

venerdì 14 Febbraio 2020 - 13:00
Cia Sardegna: “dall’assessore Murgia nessuna risposta concreta al comparto ovi-caprino”

I rappresentanti della CIa con l'assessore Murgia

«La Cia Sardegna registra suo malgrado l’assenza di risposte da parte dell’Assessorato dell’Agricoltura e della Regione in merito alle necessità del comparto ovi-caprino isolano. Il tavolo convocato dall’assessora Gabriella Murgia per fare il punto sugli accordi firmati un anno fa in Prefettura, a Sassari, si è rivelato una perdita di tempo e ha confermato che la Regione è profondamente lontana dalle difficoltà che vivono le aziende agricole sarde».

Questa è la constatazione che fa l’associazione agricola che ribadisce: «davanti a una situazione oggettivamente in stallo da un anno e a una prospettiva catastrofica che vede delinearsi sullo sfondo della Finanziaria regionale un taglio di 12 milioni di euro sui fondi destinati all’agricoltura isolana, la Regione è stata capace di proporre solo l’ennesimo spot pubblicitario, annunciando la nascita di un “Ente Sardo per la Pastorizia”. Un organismo che dovrebbe servire per la programmazione e lo sviluppo della pastorizia sarda, e per superare i problemi del prezzo del latte. Nella pratica si vuole costituire una nuova struttura che assorbirà risorse per la gestione, che avrà un nuovo presidente e un nuovo direttore generale. Niente di più che un ritorno al passato».

«L’assessore dimentica di avere competenze primarie nel settore, che derivano dallo Statuto Speciale, rimbalza le sue responsabilità sulla gestione dei problemi verso altri soggetti, e dimostra quanto la Regione sia ancora lontana dal registrare la necessità di costruire la filiera del comparto. Una filiera che agisca in maniera trasparente sull’adeguato riconoscimento del prezzo del latte, in considerazione dei costi di produzione, e sulla valorizzazione del prodotto primario, anche con campagne di marketing».

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