Ospitalità e tradizione. La Barbagia come modello turistico per la Catalogna

Sonia

Ospitalità e tradizione. La Barbagia come modello turistico per la Catalogna

lunedì 03 Febbraio 2020 - 22:58
Ospitalità e tradizione. La Barbagia come modello turistico per la Catalogna

Orgosolo, turisti davanti a un murale (foto S.Novellu)

Sono saliti sul Corrasi e sul Supramonte, hanno girato per le sale del Museo Man, dell’Etnografico e del nuovo Spazio Ilisso a Nuoro, visitato il Museo delle Maschere a Mamoiada, il parco S’Abba Frisca a Dorgali e i Murales di Orgosolo.

La Barbagia guarda alla Catalogna. Una delegazione di operatori turistici catalani, con il supporto di Gemma Saura, inviata di La Vanguardia – il più importante quotidiano della regione spagnola – per cinque giorni ha girato in lungo e largo la Barbagia, visitato musei e siti archeologici, incontrato pastori e artigiani.  Infine un’immersione nei cibi locali e nella preparazione del pane carasau e del formaggio. Il tutto condito dalla tipica ospitalità barbaricina.

Tra i promotori Cenceddu Palimodde, ristoratore di Oliena che spiega l’obiettivo dell’incontro. «È la prima volta che quattro imprenditori turistici locali che si accollano le spese e coinvolgono cinque amministrazioni locali, si rendono protagonisti di un’iniziativa che punta esclusivamente a promuovere il territorio nella convinzione che la Catalogna possa offrire flussi di visitatori che oggi guardano all’isola solo per il mare. Da sottolineare inoltre – prosegue Palimodde – che abbiamo messo insieme paesi che finora sono andati ognuno per conto proprio, superando vecchie logiche di campanile».

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