Confartigianato Sardegna: “Export sardo: province in crescita esclusa Nuoro”

Sonia

Confartigianato Sardegna: “Export sardo: province in crescita esclusa Nuoro”

venerdì 31 Gennaio 2020 - 10:35
Confartigianato Sardegna: “Export sardo: province in crescita esclusa Nuoro”

Le esportazioni sarde confermano di essere in salute: le piccole imprese, infatti, piazzano all’estero 283 milioni di euro di prodotti in 9 mesi.

Andamento positivo per l’agroalimentare anche se generano preoccupazione dazi USA e Brexit.

«Le aziende credono nei mercati esteri – ha dichiarato il Presidente Confartigianato Sardegna Antonio Matzutzi, – ed  il lavoro fatto negli anni passati sta dando i sui frutti. La formazione e la conoscenza alla base di questo successo».

Esportazione delle micro, piccole e medie imprese della Sardegna  in piena salute dunque, ma anche in costante crescita: con un giro d’affari di 283 milioni di euro e un incremento dell’11,8% (nei primi 9 mesi del 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018) si conferma un trend decisamente positivo.

La Sardegna è infatti  al terzo posto per crescita, nella classifica nazionale delle vendite all’estero dopo Toscana e Molise.

Questa è la fotografia che emerge dal dossier elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna che, su fonte Istat, ha analizzato le esportazioni del Made in Sardegna nei primi 9 mesi del 2019 e raffrontate con lo stesso periodo del 2018.

Bene le province con Cagliari che registra una cresciuta del 17,9%  e 133,9 milioni di euro di export, Oristano (con un controvalore di 21,4 milioni) del 25,6%, Sassari (71,5 milioni) del 10,9%, il Sud Sardegna (45 milioni) del 6,3%.

L’unica nota stonata proviene dalla situazione di Nuoro:  calata, in modo netto con un -27,4%, e 11,4 milioni di euro di prodotti venduti all’estero.

«I dati della crescita dell’export delle micro, piccole e medie imprese della Sardegna, +11,8% rispetto al 2018 – ha commentato  Matzutzi, – dice tanto del lavoro fatto nell’Isola e per l’Isola, soprattutto dalle Associazioni di Categoria, per portare avanti un cambio di mentalità e di prospettiva delle aziende sarde».

Nell’anno appena trascorso, 148 milioni di euro di prodotti esportati sono relativi all’agroalimentare, settore in crescita del 4% rispetto al 2018: 21 milioni relativi ai vini, 2 alla frutta e agli ortaggi conservati, 4 agli oli e ai grassi, 12 alle paste alimentari con il resto da suddividere con tutte le altre categoria merceologiche dell’alimentazione come i prodotti caseari, le carni, i molluschi e i prodotti da forno ma anche granaglie e farine alimentari.

Da questa recente indagine inoltre emerge che sempre più imprese investono sulla formazione, partecipando alle iniziative sull’export, per potersi proporre in modo adeguato e muniti di maggiori competenze ai  mercati esteri.

Situazione positiva ma non senza alcune preoccupazioni, come i dazi Usa, che hanno generato un calo degli acquisti del 10,5% a livello nazionale relativi a formaggi, insaccati, agrumi, succhi di frutta e molluschi.

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