Corsi fantasma a Orgosolo. La difesa: “gli imputati vanno assolti”

Salvatore

Corsi fantasma a Orgosolo. La difesa: “gli imputati vanno assolti”

mercoledì 29 Gennaio 2020 - 19:50
Corsi fantasma a Orgosolo. La difesa: “gli imputati vanno assolti”

Uno scorcio di Orgosolo (foto S.Novellu)

Si va verso la chiusura del processo per i presunti “corsi fantasma” che sarebbero stati organizzati a Orgosolo nel 2012 all’interno del progetto “5 per 1” per la sensibilizzazione sui temi della legalità.

Promossi dal Consorzio Cuncordia i corsi sarebbero stati effettuati fuori dai tempi previsti per ricevere un finanziamento di 30mila euro. A processo la vice sindaco di Orgosolo Bora Podda, all’epoca consigliere comunale, la ragioniera del Comune Angela Corda e l’imprenditore di Macomer Pierpaolo Pani. I tre imputati sono accusati a vario titolo di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso in atto pubblico.

Oggi è toccato ai difensori il tentativo di di ribaltare le accuse del pm Andrea Ghironi, che nella sua requisitoria ha sollecitata la condanna a 1 anno e 9 mesi per Podda, 1 anno e 3 mesi per Pani e l’assoluzione per Corda.

Per rientrare nei tempi previsti dalla norma, i tre avrebbero falsamente riportato una data per i corsi non corrispondente a quella reale. Gli investigatori hanno scoperto che il primo non si era mai svolto, mentre il secondo era stato organizzato dalla ditta di Macomer solo nel novembre 2012, quando la scadenza era a fine settembre.

Gli avvocati Giovanna Angius e Andrea Gaddari, difensori di Bora Podda, Tullio Monni per Angela Corda, Marcello Mereu e Basilio Brodu per Pierpaolo Pani, hanno cercato di smontare l’impianto accusatorio e hanno chiesto l’assoluzione dei loro assistiti.

«Il progetto che si doveva tenere in cinque paesi della Barbagia è stato fatto ad Orgosolo al pari di tutti gli altri comuni – ha spiegato l’avvocato Brodu – lo si può desumere dalla partecipazione del mondo della scuola, degli amministratori e di alcuni cittadini del paese. Il processo ci consegna delle prove documentali importanti: le docenze, il pagamento delle prestazioni, i buffet organizzati all’inizio e alla fine dei corsi”. “Non erano corsi fantasma – ha sostenuto l’avvocata Angius – prova ne siano i testi, i buffet, le prove documentali come il pagamento di fatture ai docenti». Quanto al ritardo nella erogazione dei corsi,«si andava avanti con proroghe su proroghe», ha chiarito Angius. Il processo è stato aggiornato al 12 febbraio per le repliche, per quel giorno è stata annunciata anche la sentenza.

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