Il caso di Michela Brotzu approda in Parlamento: l’intervento di Mara Lapia – VIDEO

Sonia

Il caso di Michela Brotzu approda in Parlamento: l’intervento di Mara Lapia – VIDEO

martedì 03 Dicembre 2019 - 21:16
Il caso di Michela Brotzu approda in Parlamento: l’intervento di Mara Lapia – VIDEO

L'onorevole Mara Lapia

Il caso di Michela Brotzu approda in parlamento: Dalle pagine del nostro giornale al parlamento. Sul caso della paziente oncologica nuorese Michela Brotzu, il deputato pentastellato Mara Lapia ha presentato ieri un’interrogazione (APPROFONDISCI).

Michela Brotzu

Michela Brotzu

«Signor Presidente, Michela Brotzu è una donna che non riesce nemmeno a stare in piedi dal dolore, ma nel giugno del 2019 durante un esame di controllo presso la commissione medica di Nuoro le viene revocata l’inabilità al lavoro e l’accompagnamento» – ha affermato il Deputato.

L’onorevole Mara Lapia durante l’intervento in Parlamento

20 anni di calvario per un tumore alla tiroide: «la sua vita viene scandita da analisi, cure e controlli, ed è proprio durante uno di questi, nel maggio 2017, che scopre di avere delle metastasi al torace. Non c’è un medico in Sardegna che si assuma il rischio di operarla, così, costretta a volare a Milano, si sottopone ad un pericolosissimo intervento. Supera l’intervento ma riporta una grave lesione oculare. La sua salute è fortemente compromessa, deve smettere di lavorare, nonostante non abbia mai smesso di farlo durante diciotto anni di malattie».

«Michela è “colpevole” forse di essere una donna di bell’aspetto, curata, di cercare disperatamente di non perdere la propria identità e di non permettere alla malattia di deturparla mentre lotta per la sopravvivenza. Una paziente oncologica, Signor presidente, non deve esternare il male che la divora per dimostrare la sua malattia, non è annientando la propria femminilità che deve sperare di ottenere il diritto alla dignità» conclude Lapia.

Michela non è l’unica ma come ha detto il deputato il suo caso è servito «per denunciare tanti casi di malati oncologici che, già gravati da un male devastante e messi all’angolo dalla vita, vedono i propri diritti irrimediabilmente calpestati».

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