Il Distretto culturale del Nuorese aderisce alla Start Cup innovazione: 6mila euro alle tre migliori idee

Salvatore

Il Distretto culturale del Nuorese aderisce alla Start Cup innovazione: 6mila euro alle tre migliori idee

martedì 02 Luglio 2019 - 17:50
Il Distretto culturale del Nuorese aderisce alla Start Cup innovazione: 6mila euro alle tre migliori idee

Il Distretto culturale del Nuorese aderisce alla Start Cup per l’Innovazione, il premio nazionale per le imprese creative approdato in Sardegna nel 2008 grazie alla collaborazione tra l’Università di Sassari e di Cagliari. Le domande scadono il 15 luglio prossimo, mentre la finale è fissata per il 24 ottobre.

«La filosofia del Distretto è quella di mettere insieme cultura e impresa – ha sottolineato il presidente Agostino Cicalò nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa. Per questo implementiamo il nostro percorso aderendo al premio che può arricchire l’attività degli operatori dei servizi culturali».

Le prime tre migliori idee di impresa riceveranno un premio di 6mila euro, gli altri da 3mila a mille. Dieci complessivamente i progetti che verranno selezionati e che prenderanno parte alla fase del percorso intensivo di mentoring.

«Le nuove idee saranno valutate anche in base alla competenza nell’utilizzo delle nuove tecnologie, come la rete e i social, elementi che spingono nella promozione dell’impresa» – ha spiegato il professor Franco Timpano, consulente del Distretto culturale.

Partner finanziario della Start Cup è il Banco di Sardegna: «Siamo ancora nella fase iniziale, il nostro compito è quello di far diventare le idee progetto, quindi impresa», ha commentato il rappresentante dell’istituto di credito Andrea Saba.

Diversi i testimonial che hanno raccontato la loro esperienza. «Da tre anni investiamo nel settore della realtà virtuale – ha detto Luigi Cocco dello studio di comunicazione Inoke. Portiamo avanti tutti i processi innovativi grazie anche al confronto con società di punta in questo campo in Sardegna. Sul fronte delle tecnologie avanzate, però, non riusciamo a trovare talenti. Purtroppo siamo meno attrattivi della California o di altre realtà dove i nostri migliori giovani vanno a lavorare»

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